Per continuare ad esserci
di Ivana Sciacca
Nella piazza centrale di Cinisi, verso le undici di mattina, su due panchine vicine, alcuni anziani chiacchierano prendendo il sole. Individuano con un colpo d’occhio i forestieri ma non sanno dov’è il casolare dove è stato ucciso Peppino Impastato. Non c’è nessuna indicazione per arrivarci. Ma per fortuna dove non arriva Google maps, c’è sempre un siciliano, un po’ più siciliano degli altri, pronto a parlare, e persino a dare indicazioni stradali. Non è molto lontano dal centro abitato, ma di strada ne hanno comunque fatta per ammazzarlo lì. Ma giungendo al casolare queste immagini spariscono sovrastate da quelle di tanti ragazzi e bambini che sono lì, in festa con Peppino. “Era uno che combatteva i mafiosi…” ci spiega un bambino di sette anni con gli occhi curiosi. Altri bambini indossano magliette blu con una scritta gialla “Sulle orme degli eroi”. Sono di Brescia. Di questo 9 maggio a Cinisi, non ci porteremo le divisioni e le incomprensioni. Di questo giorno vogliamo riportare solo la gioia di tutti quei bambini e ragazzi. E la stima e il profondo affetto per un amico che continua a mancarci per com’era.
foto Daniela Calcaterra e Francesco Nicosia