A Catania si “rivede” il verde


E se si coinvolgessero i cittadini?

foto e testo di Domenico Pisciotta

Foto-piazza-con-macchina-sul-marciapiedeLe aree verdi sono essenziali per una città che vuole garantire la vivibilità degli spazi pubblici. Una piazza curata a verde con fontane funzionanti e panchine coperte con tavoli in pietra invita la cittadinanza a vivere quei luoghi. Lo spazio pubblico diventa così luogo di condivisione, di aggregazione civile. Una piazza ben tenuta e curata dall’amministrazione comunale, consente tutto questo. Al contrario, una piazza abbandonata è un luogo che è sottratto al cittadino e consegnata, specie in zone ad alto tasso di criminalità, a usi illeciti. Una piazza senza illuminazione pubblica e degradata è probabile che divenga zona di “spaccio”; un’area di spaccio non appartiene più alla comunità dei cittadini. Piazza San Cristoforo era un’area abbandonata.

bambino-che-raccoglie-cose-da-cassonetto1Gli alberi non erano potati da qualche tempo, tanto che i rami toccavano terra. Le sterpaglie invadevano le aiuole. Le macchine vi posteggiavano. La piazza “soffocava” e la gente non la viveva. Nel mese di novembre la trasmissione televisiva “L’erba del vicino” di La7 decide di riportare a verde la piazza, coinvolgendo i cittadini del quartiere di San Cristoforo. In due giorni la piazza è recuperata. Arrivano anche, inaspettatamente gli operai del Comune di Catania che potano gli alberi. Non si poteva fare prima? Perché aspettare che arrivi una televisione commerciale per realizzare interventi di normale amministrazione? La piazza, fino ad oggi è ben curata.

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dettaglio-piante-piazzaNel frattempo in altri luoghi della città un gruppo di ragazzi/e decide di non attendere che il Comune o un’altra trasmissione intervenga a sistemare le aree verdi. Dopo aver sistemato le aiuole di Viale Fleming, il 2 novembre hanno scelto Via Caronda. Andrea Tartaglia, uno dei ragazzi, ci dice che: “Il Comune non ci mette piante, la manodopera la stiamo mettendo noi, però logisticamente ci ha autorizzato ad intervenire e ha messo a disposizione un camion per il trasporto delle piante”. Lo stesso Andrea rileva che il loro intervento non è da attribuirsi al consigliere di quartiere che quella mattina si era presentato sul posto per attribuirsi il merito di quanto realizzato dai ragazzi. Anche in Piazza San Cristoforo è accaduto qualcosa di simile; cambiano i politici ma il comportamento è lo stesso.

Proposta all’Amministrazione:

Perché non coinvolgere i cittadini nella realizzazione e nel mantenimento delle aree verdi cittadine? Perché non utilizzare i consigli di quartiere come centri per organizzare gruppi di volontari, residenti in zona, che si occupino di piccoli interventi di cura del verde? Coinvolgere i cittadini e cittadine significa creare un presidio civile di cura della cosa pubblica.

Via-caronda-1

“L’Erba del vicino” a San Cristoforo

Luogo rappresentativo del quartiere da cui prende il nome, Piazza San Cristoforo è uno dei pochi spazi aperti dell’intero circondario. La sua funzione storica è testimoniata dalla presenza dell’antico edificio borbonico sede del reggimento militare. La struttura fu convertita in manifattura tabacchi, salvo chiudere i battenti negli anni ’80. Da decenni si discute di una sua conversione in Museo Archeologico. La piazza verteva in un totale stato di degrado, utilizzata come parcheggio. Diversi tentativi di recupero erano stati approntati grazie all’intervento dell’Associazione Piantiamola Là. All’inizio del mese scorso la redazione de “L’Erba del vicino” programma in onda su La7, ha effettuato un restyling della piazza mettendo a dimora diversi arbusti e piante in collaborazione con gli abitanti del quartiere. Le riprese andranno in onda a Gennaio.