Il copione è lo stesso da anni. Il Comune non paga l’affitto dell’immobile di proprietà della Congregazione delle orsoline e queste, che della pigione vivono, si vedono costrette a richiamare I’amministrazione ai suoi doveri. Nel passato è avvenuto che, con la definizione della data dello sfratto, il quartiere sia insorto. o meglio sono insorte le mamme dei ragazzi del quartiere dove questa scuola è unico presidio di democrazia, spazio aperto anche di sera per iniziative e attività volte alla crescita umana, civica e culturale di tutta la comunità di San Cristoforo, uno dei quartieri a più alto tasso di dispersione scolastica e di criminalità minorile. Per indurre il Comune a salvaguardare questo spazio le mamme sono arrivate ad occupare la scuola, a presidiarla anche di notte. Un generoso, e insolito, atto di disobbedienza civile a difesa di una scuola pubblica. Adesso ci risiamo. Il Comune, che nel giugno scorso, per evitare lo sfratto, aveva saldato i debiti pregressi per un ammontare di oltre 170.000 euro, è di nuovo moroso. Da luglio 2009, infatti, non paga I’affitto e deve alla proprietà oltre 123.000 euro. Ma non è questo il problema. Le orsoline sanno che, con il decreto ingiuntivo, I’amministrazione dovrà sborsare la somma. Il problema è più radicale e importante: è il futuro di questa scuola storica del quartiere San Cristoforo.
Erano intenzionate a vendere perché avevano bisogno di liquidità. Avevano dato la precedenza a Comune, Provincia ed Ufficio provinciale scolastico, poi, non avendo ottenuto alcuna risposta, si erano rivolte al mercato. Ed avevano avuto alcune proposte interessanti. Nel momento in cui stavano per procedere alla vendita, le mamme hanno fatto sentire la propria voce, hanno ricordato I’importanza che questa scuola dell’obbligo ha per i loro ragazzi, per i catanesi di oggi e di domani, e le orsoline non se la sono sentite di tradire le loro aspettative. Hanno ripiegato sull’affitto e si sono dette disponibili a firmare un nuovo contratto di locazione con il Comune ridefinendo anche lo spazio della scuola. E questo comporta dei lavori. È loro intenzione cedere metà del cortile alla scuola per garantire una via di fuga e uno spazio per le attività fisiche e per il gioco. Intendono riprendersi il vecchio e inutilizzato salone, per accorparlo alla loro residenza storica, e riattribuire alla scuola la costruzione che, due anni fa, dopo essere stata vandalizzata, il Comune ha lasciato. Si tratta di un immobile all’interno della Doria che, dunque, non può essere affittato ad altri. Di tutto questo le orsoline vorrebbero discutere con il Comune dal quale hanno sollecitato più volte una risposta che non è arrivata. Intanto la scadenza dell’8 luglio 2010, data in cui è previsto il rilascio dell’immobile, si avvicina. E le orsoline non vogliono che le mamme si trovino prese alla sprovvista e che, come negli anni precedenti, si metta una pezza per affrontare I’emergenza. Questa volta desiderano che la vicenda si definisca in modo definitivo. Se il Comune non è interessato, l’8 luglio rientreranno in possesso della scuola e decideranno che farne. Viceversa I’amministrazione si faccia viva e concordi i progetti per il futuro.
Pinella Leocata