Basta! con il degrado e l’abbandono

Negli antichi e storici quartieri degli Angeli Custodi e San Cristoforo, discariche e aree abbandonate proliferano con il silenzio complice di un Comune indifferente e che non da risposta

Discarica di via Zurria

foto e testi di Domenico Pisciotta

È compreso tra Via Zurria, Via Cristoforo Colombo e Via Marano. Si tratta dell’ennesima costruzione iniziata e mai finita. Doveva diventare un parcheggio multipiano. I lavori sono fermi da anni, a causa di un contenzioso tra le ditte, incaricate della realizzazione, e una controllata di Acqua Marcia S.P.A., il cui ex presidente, Francesco Bellavista Caltagirone, è sottoposto alla misura della custodia cautela in carcere perché imputato per truffa aggravata ai danni dello Stato, nell’ambito dell’inchiesta sul porto turistico di Imperia. Lo spettacolo offerto agli abitanti è imbarazzante. Nel cantiere si scarica, illegalmente, materiale di risulta dell’edilizia e alcuni abitanti vi gettano ogni sorta di rifiuto. In tale contesto di degrado, i fruttivendoli di via Marano si sono impadroniti dell’unica costruzione coperta, all’interno del cantiere, destinandola a deposito della frutta e garage. Il proprietario di un immobile confinante ha, invece, allestito un balconcino sul tetto del “deposito dei fruttivendoli”.

Il Comune ha dichiarato che la messa in sicurezza del cantiere spetta alla proprietà dello stesso. L’Acqua Marcia, alla nostra redazione, ha affermato che, nel più breve tempo, vi provvederà.

Mentre eseguivamo il sopralluogo, un’abitante del quartiere ci ha detto:

Questa situazione dura da più di due anni. Ora ci sono topi, muschitti e gatti.

….in effetti questa recinzione non è sicura…

…. siccome io sono un po’ malandrina sai che farei: io sti cosi i pigghiassi e li butterei tutte là sotto.

Ma non è pericoloso per i bambini che giocano? E per le macchine che passano? Avete fatto la domanda al Comune per mettere in sicurezza?

Abbiamo fatto tutto, e non fanno niente

…. Si è vero il Sindaco ha detto che non è di competenza dell’amministrazione comunale.

….allura è inutile che andiamo al comune.

Sotto il manufatto di cemento che ci fanno quella macchina e quelle cassette della frutta? Cos’è un deposito?

Si lo sappiamo, abbiamo fatto le denunce ed è venuta la polizia. Hanno cominciato con questo schifo quelli della frutta. Lo utilizzano come magazzino e la frutta marcia, la munnizza e tutte cose le buttano qua. Lo abbiamo detto ai fruttivendoli. È venuta la polizia e hanno chiuso i cancelli, e pensavano che la situazione si fosse risolta. Ma appena la polizia ha furiatu l’angolo, kiddi rapenu regolarmente e questo posto la stanno utilizzando anche come garage. Mettono macchine. Hanno fatto quello che hanno voluto questi della frutta.

Ma oltre all’immondizia e alla frutta gettano anche materiale di risulta dell’edilizia?

Si, si si si si, vengono con i camion e scaricano regolarmente

….l’altro giorno è venuto il presidente della Municipalità e ha minacciato di chiudere il cancello con un catenaccio a costo di non far usare più la piscina se non si mette tutto in sicurezza. Io abito qua sopra e mi vedo ogni giorno questi “spettacoli”.

…. Stu fetu e sta munnizza chiamunu i muschi di settembre che mi parunu kiu spacciati di l’autri….

Lo stato del cantiere è balzato, dopo anni, agli onori della cronaca dopo alla denuncia dell’On. Licandro. É scoraggiante che la politica si accorga dell’esistenza dei quartieri popolari solo all’approssimarsi delle elezioni, ma, forse, lo è di più certa stampa che si lascia usare come strumento di propaganda contro l’amministrazione comunale. Lungi dal difendere l’operato di un’amministrazione che tanto non ha fatto per la città, pretendiamo una politica che realmente urli, si batta, s’incateni e chiuda cancelli, per 365 giorni l’anno, per garantire l’interesse comune.

 

Area verde via De Lorenzo

testi di Giovanni Caruso, foto di Alessandro Romeo

Dalla mano di Melissa la piccola lumaca viene posata su quello che doveva essere un prato.

Doveva essere un bel prato, tanto da invitarti a sdraiarti odorando i profumi della campagna. Il ritratto appena descritto potrebbe farci pensare che ci troviamo in aperta campagna o sulla nostra bellissima Etna, e invece no, ci troviamo nell’area verde attrezzata di via De Lorenzo nel quartiere di S. Cristoforo, Catania.

In questo luogo qualche anno fa il comune di Catania progettò nell’ambito del Piano integrato per S. Cristoforo Sud un’area verde attrezzata con parco giochi e addirittura degli avveniristici pannelli solari che servivano all’auto mantenimento energetico. Ma come ormai è di abitudine tutto ciò che viene progettato, appaltato e costruito con i soldi pubblici sistematicamente viene abbandonato, un po da per tutto nella città ma soprattutto nei quartieri popolari e così anche a S. Cristoforo.

Piazza don Puglisi, Piazza don Bonomo e l’area verde di via De Lorenzo, dove il 29 settembre Legambiente ha scelto per la giornata “Puliamo il mondo” e per la prima il nostro quartiere.

I volontari di Legambiente, il GAPA, un netturbino del comune di Catania, gli abitanti della zona e perfino il parroco di S. Cristoforo don Ezio, si sono attrezzati di guanti, sacchetti, scope, zappe e zappette per pulire un luogo del tutto abbandonato e vandalizzato. Così con le carriole si sono tolte panchine e tavoli divelti, una grande quantità di plastica, enormi siringhe utilizzate per dopare i cavalli sfruttati per le corse clandestine, tagliata l’erbaccia e cancellata un’oscena svastica e croce celtica dalle pareti del parco e infine piantato qualche pianta qua e là. Tutto questo fra i nitriti dei cavalli che abitano le stalle abusive a pochi metri dal parco.

Ma leggiamo cosa hanno risposto alle nostre domande alcuni abitanti della zona.

Sig. G: “Iu staiu cà da 3000 anni!… e chi ci mannu ca’ i me figghi a’ jucari… sta schizzannu lei?”

Ma se fosse curato li manderebbe?

Sig. G.: “cettu fussi n’autra cosa!”.

E in questo caso gliel’avrebbe detto a quelli delle stalle abusive di andare via da qua?

Sig. G.: “A’ cu i’ ssicuta chisti cà? Pi non parrari di chiddi ca trasunu chi moti pi fari motocross”.

Lei non sapeva di questo posto? Lo conosceva?

Netturbino sig. A: “Cettu… ju nascii cca!”

I suoi colleghi non sanno che dovrebbero venirea pulire anche qui?

Netturbino sig. A: “Ora c’è il coordinatore, parli con lui!”

E il coordinatore non sa di questa situazione?

Netturbino sig. A: “Cettu… non lo so, penso di si…”

Perché non riusciamo a tenere pulito un bene comune? Perché chi dovrebbe controllare e pulire abbandona all’illegalità, allo spaccio e al vandalismo? Perché gli abitanti devono avere paura di portare a giocare i loro figli in questo luogo? O a godere il piacere di una bella giornata all’aria aperta? Perché è questo quello che succede nelle piazze e in questo parco a S. Cristoforo. Eppure se andate sul sito del comune di Catania sembrano dei luoghi magnifici.

Chiaramente chi ci governa dà la colpa di tutto questo agli abitanti: “Sono ignoranti, sporchi, non si meritano niente!”. Secondo noi questi luoghi sono nati soprattutto per appaltare, per agevolare le gettate di cemento che gli architetti chiamano “giardini minerali” e tutto questo per il consenso elettorale.

Persino Piazza don Bonomo di fronte all’oratorio è stata vandalizzata e abbandonata a se stessa. Ma questo fino a ieri, perché giorno 29 a pochi passi da dove noi pulivamo, in Piazza don Bonomo si preparava un “grande spettacolo”, infatti la municipalità aveva provveduto a pulire le pareti circostanti la piazza, e il personale dell’oratorio montava gazebi e fronzoli vari per rendere “più bello che mai quel luogo” e magari qualcuno avrà detto agli spacciatori della zona: “pa sta sira e dumani non dovete venire, ci viene a trovare il sindaco”.

Infatti il pomeriggio del 29 arrivano il sindaco di Catania, i rappresentanti della Provincia e i vari notabili della città per inaugurare la fiera dell’artigianato promossa dai salesiani e dalla “Fondazione per il Sud”, ma tutto con un sapore, visto il periodo, di campagna elettorale. Dobbiamo pensare che anche fra le piazze “ci sono figli e figliastri”?