Il legale della proprietà, Giuseppe Giuffrida, però, smorza gli entusiasmi. «Il contratto non c’è ancora, non è stato firmato. Stiamo alla stretta finale, si sta discutendo della quantificazione del canone di affitto, ma il nodo che resta da sciogliere è quello dell’effettiva disponibilità della somma». L’avv. Giuffrida ricorda che la comunità delle Orsoline vive di questo ed è creditrice di un anno d’affitto da parte del Comune. L’amministrazione si dice pronta a rinnovare il contratto, ma il punto è che in bilancio ci siano effettivamente i fondi per provvedervi, altrimenti, fatto il contratto, il debito aumenterà e le Orsoline non sapranno come andare avanti. Di più. Il contratto prevede che sia la proprietà ad affrontare, a proprie spese, i costi per la messa in sicurezza degli spazi, somme delle quale le orsoline non dispongono. Pertanto o l’amministrazione anticipa parte del futuro canone o salda parte del debito, viceversa non sarà possibile ottemperare a questo obbligo e, dunque, neppure stipulare il contratto con gli oneri che questo comporta.