Fabiana Galli
Quest’anno, durante le attività di volontariato presso l’associazione GAPA, si è organizzato uno scambio culturale, da tempo atteso.
Il progetto si è retto sui valori della legalità che prevedeva un confronto tra le realtà del sud e del nord Italia. Qui a Catania ci siamo incontrati con i ragazzi del Canavese (Piemonte) dal 22 al 28 Marzo, e i ragazzi del GAPA si sono rivisti con loro nel comune di Favria (Torino) dal 19 al 26 Aprile.
I ragazzi, Alessandra, Sebastian, Nadia, Gianluca e Manuel che venivano dal Canavese hanno partecipato alle iniziative ed incontri, come quelli organizzati dall’università di Catania sull’antimafia sociale, la manifestazione di LIBERA che ha attraversato il centro storico di Catania, per ricordare le vittime delle mafie, l’incontro sulla violenza alle donne presso il Palazzo della cultura, visite nel centro storico di Catania per poi conoscere i quartieri a rischio di degrado e abbandonati alle mafie, infine partecipando alle svariate attività organizzate dell’associazione GAPA e alla mostra fotografica alla moschea di Catania, dal titolo “Islam, viaggio all’interno della moschea di Catania “ prodotta dal Collettivo fotografico “Scatto Sociale”.
Dopo le varie esperienze vissute nella città Catania, i ragazzi ospitati, si sono resi conto che alcuni pregiudizi che avvolgono il sud Italia non sono del tutto reali, e hanno notato che ci sono due realtà, la Catania “bene” che splende tra le sue bellezze e ricchezze, e la Catania “male” che , citando Sebastian, “esiste e resiste” nella sua realtà disagiata.
Passato quasi un mese dopo la partenza dei piemontesi, è toccato ai ragazzi del GAPA vivere la realtà del nord Italia; a fare da accompagnatori, a Vincenzo, Paolo, Madalina e Agata, siamo io e Daniela.
Arrivati in aereoporto ci da il benvenuto l’assessore alle politiche giovanili di Favria Francesco Manfredi che è anche un volontario dell’associazione “Favria Giovani”, che dopo una calorosa accoglienza presso la loro sede, ci ha accompagnato nelle numerose attività per noi organizzate. Tra queste vi erano gli incontri con gli alunni delle scuole, a cui abbiamo raccontato la nostra realtà, i ragazzi che ci ascoltavano ne sono rimasti impressionati. Abbiamo anche raccontato cosa fa il GAPA e con quale fatica cerca di trasmettere i valori della legalità e dell’antimafia sociale.
Stesso incontro è stato organizzato con i docenti, nella Palestra della scuola di Forno e con il vice sindaco di Feletto. Tra le altre attività in cui siamo stati coinvolti abbiamo trovato molto bello il servizio mensa organizzato dalla cooperativa nelle scuole del circondario. Abbiamo inoltre visitato il centro storico di Torino e il parco del gran Paradiso visto da Cerasole.
La differenza, notata immediatamente, tra le due realtà è evidente. Le persone,
si sono sempre presentate cordiali e anche i bambini si sono mostrati più dispobinibili ed incuriositi.
Abbiamo notato che i giovani delle scuole non hanno percezione della criminalità organizzata, a dimostrazione di questo la semplice domanda di un bambino che ci ha detto: “Voi non potete andare dal boss e spiegargli che questo non è giusto così lui cambia idea?”.
Certo una differenza l’abbiamo notata! La cura del verde pubblico e delle aree adibite ai bambini, sono nettamente maggiori e curate rispetto alle nostre, ma alcune differenze sono minime o nulle, e anche se noi vediamo una differenza tra nord e sud, dobbiamo tenere a mente che facciamo parte sempre dello stesso paese, la nostra Italia.