Paolo Parisi
Un esproprio “scambiato” con l’ex-moglie del sindaco Bianco.
Finalmente il Comune di Catania è giunto ad un accordo con l’ex moglie del sindaco Bianco. Un accordo che sarà molto apprezzato dai cittadini Catanesi! L’amministrazione comunale dovrà pagare alla signora Zeno la somma di Euro 4 milioni e 833 mila quale risarcimento dell’esproprio di un terreno di sua proprietà da parte del comune. Il sindaco Bianco nell’anno 1999, ultimo anno della sua sindacatura prima di dare le dimissioni per andare a Roma a fare il Ministro degli Interni, ha destinato il terreno di proprietà di sua moglie insieme ad altri lotti attigui a parcheggio scambiatore denominato “Due Obelischi” che si trova nella zona Barriera nord. Logicamente tutti immaginavano che quel terreno era stato scelto per ottenere un prezzo molto vantaggioso e fare risparmiare il comune di Catania. Successivamente, il nuovo sindaco Scapagnini, suo avversario politico, per fargli un torto confermò il progetto ed espropriò quei terreni in virtù del poteri speciali che il governo Berlusconi gli aveva dato sul problema dell’emergenza traffico. Da quel momento è iniziato un iter giudiziario che è durato più di 10 anni. Però alla fine l’attesa è stata premiata! L’amministrazione comunale è stata condannata dal Tribunale di Catania a pagare agli ex proprietari e fra essi la signora Zeno, per quell’area espropriata di circa 20 mila metri quadrati, la misera somma di circa 10 milioni di euro. Mentre a Fontanarossa un’area destinata a parcheggio avente una superficie quattro volte superiore a quella di “Due Obelischi” è stata valutata poco più di sei milioni di euro.
Però l’emergenza traffico è rimasta irrisolta. L’amministrazione comunale ha sostenuto oltre i costi di esproprio anche le spese di realizzazione dell’opera, ma a questo punto ci chiediamo se era necessario realizzare il parcheggio “Due Obelischi”. In fin dei conti tirando le conclusioni chi ne ha ricevuto un vantaggio la città o i proprietari dei questi terreni? Dobbiamo sapere che attualmente quell’area è deserta e abbandonata e viene utilizzata parzialmente dal capolinea di una linea di autobus e da qualche auto.
Così per venire incontro al comune di Catania gli ex proprietari del terreno sono giunti ad un accordo con il quale riceveranno le loro spettanze, circa 10 milioni di euro, in tre rate. La prima sarà pagata entro il 30 giugno del 2016, di cui circa 1 milione e 600 mila euro andranno all’ex moglie del sindaco Bianco, la seconda sarà entro il 31 gennaio 2017 e la terza sarà corrisposta entro il 31 gennaio 2018. Il Consiglio Comunale deve approvare la delibera di accettazione perché altrimenti il comune perderà questa offerta “vantaggiosa”. Tutti in Italia sanno che il comune di Catania è sull’orlo di fallimento, come farà l’amministrazione a pagare tutte queste somme e se le dovesse pagare quale saranno le conseguenze sui cittadini?
Eppure, come dice l’assessore Girlando, questo è un accordo vantaggioso per l’amministrazione Bianco perché si sono risparmiati gli interessi.
I sudditi catanesi si chiedono se sia normale che il sindaco di una città scelga il terreno di un suo familiare da destinare a parcheggio pubblico. E’ regolare che la cosa passi nel silenzio più assoluto e nessuno si indigna e protesta per questo? In altri luoghi questo sarebbe considerato conflitto di interessi, mentre per Catania tutto rientra nella norma. Quante altre operazione indecorose si verificano o si sono verificati a nostra insaputa? E pensare che quando la notizia iniziò a diffondersi i catanesi che amavano il sindaco Bianco pensavano che queste notizie li avevano diffuse gli oppositori politici.
Che delusione, un cittadino immagina che il suo sindaco ricopra questa carica con spirito di servizio e sacrificio nell’interesse della propria città, mentre alla fine si scopre che sono state fatte scelte sulle spalle della collettività inutili e costose.