Questa è la cronaca e i commenti vanno da se, noi sappiamo solo che la nostra Costituzione garantisce il diritto allo studio, il diritto ad una scuola accogliente, moderna ed efficiente.
Noi pensiamo e diciamo al signor sindaco e alla sua giunta comunale, che non si possono trattare così i quartieri già trascurati dalle istituzioni e oppressi dalla disoccupazione, dal lavoro minorile e sotto il ricatto della criminalità organizzata che recluta i nostri ragazzi.
E gli ricordiamo che non si può andare a San Cristoforo solo per le campagne elettorali, a regalare sorrisi, strette di mani ed altro per poi abbandonare il quartiere.
E che non si può “farsi belli” parlando di legalità e poi non rispettare i diritti garantiti dalla nostra Costituzione.
Queste constatazioni sono il frutto di tanti anni di esperienza e ci fanno guardare con un po’ di scetticismo alle dichiarazioni dei nostri amministratori che come ad ogni inizio di anno scolastico nelle conferenze stampa e nelle cerimonie ufficiali rassicurano i catanesi e tuti i siciliani che le nostre scuole vanno quasi tutte bene e che i problemi rimasti si stanno risolvendo.
Ma la gente cosa dice? Nulla o quasi, forse perché ha paura, forse perché è troppo impegnata a sopravvivere, o forse perché siamo tutti troppo chiusi nelle nostre case a coltivare il “nostro orticello”.
Però abbiamo un sogno, quello di vedere le scuole pubbliche della nostra città veri presidi democratici contro ignoranza, sfruttamento e illegalità, luoghi dove i nostri ragazzi possano costruire il loro futuro.