Uno spirito che i ragazzi del GAPA dovranno vivere, durante questi mesi estivi, in cui il quartiere verrà riscoperto, ritrovato…Un’estate che consegnerà ai ragazzi le chiavi di questa casa-quartiere, affinché siano loro a deciderne le sorti.
Spazi che verranno ripensati, luoghi che assumeranno di nuovo un senso. Ed ancora progetti ideali, che Consiglieri Circoscrizionali e Comunali non hanno, ne potranno mai immaginare.Ed infine orgogliosi, ma anche un po’ imbarazzati per la non curanza mostrata dagli altri coinquilini nei confronti della casa, porteranno a spasso per le sue vie-corridoio gente venuta da lontano.
non è una favola, né un’invenzione del redattore, dovrebbe essere la realtà di tutti i giorni , di tutti gli abitanti. Non è cosi non lo sarà per tanto tempo. Ma per questa decina di giovani , che si dovranno innamorare del loro quartiere, sarà un’esperienza che porteranno sempre dietro e che magari trasmetteranno ad altri. Si chiama “Turismo responsabile”, un modo per scoprire nuovi luoghi, ma soprattutto farli scoprire, in una dialettica visitatore abitante che non sia quella di una società consumistica del mordi e fuggi, ma piuttosto uno scambio.Per questo i ragazzi che parteciperanno al laboratorio, impareranno a conoscere i respiri del quartiere, prima di farli ascoltare a persone “estranee”.Apprenderanno ad ascoltarlo e a dialogare con lui, e solo allora saranno in grado di farlo conoscere, presentarlo. A chi? A dei giovani francesi coetanei,venuti in Sicilia, a cercare di sfiorare e scrutare i suoi profondi misteri. Misteri che solo dall’interno, e con l’aiuto di chi vive i luoghi possono essere svelati.Ma turismo responsabile, significa anche ridistribuzione solidare: per questo la quasi totalità delle spese di viaggio, resteranno nei luoghi visitati,finanzieranno lo sviluppo dei territori.
Dunque se durante la calura di Luglio e Agosto, osservate gente gironzolare per “casa” non allarmatevi, sono solo viaggiatori…responsabili.