Favole da San Cristoforo

Il Maggio dei libri fatto dai bambini

di Mario Libertini

“Come inizia di solito una storia?” chiede Ivana.“C’era una volta!”. C’era una volta una biblioteca a San Cristoforo, dove i bambini si riunivano e inventavano delle storie. Come quelle ideate da Ettore, Asia, Alessandro, Simona, Gioele e gli altri bambini e ragazzi, con l’aiuto dei volontari del GAPA. Siamo alla biblioteca “Giambattista Scidà”, dove da quasi tre anni si raccolgono libri per il quartiere. Qui qualcuno ha deciso di resistere, offrendo la possibilità di una cultura libera.

“C’era una volta un mago cattivo che si chiamava Antonio, lui era triste e voleva che tutti fossero come lui. Viveva in una fortezza dove teneva rinchiusi tutti i bimbi felici”. Iniziano così Ettore e Asia. “Un giorno vide due bambini felici che giocavano, e decise che voleva rubargli la felicità, li ipnotizzò e li fece diventare tristi. Il mago cattivo portò nella fortezza anche una bambina che stava andando a comprare le caramelle. Poi incontrò un gruppo di persone che festeggiavano felici e li catturò tutti per portarli con sé, perché lui proprio non sopportava le persone felici”.

La favola che raccontano i bambini sembra parlare di loro. Anche ai bambini di San Cristoforo, giocosi e felici come tutti gli altri, sembra che qualcuno o qualcosa da anni voglia rubare la felicità. Nel frattempo però il racconto continua, e sembra avere un lieto fine. “Ma un giorno un pastore, mentre addomesticava dei cavalli, udì delle voci di bambini che gridavano e che provenivano dalla fortezza. Allora si inoltrò nel bosco per cercare aiuto, e scoprì che esistevano due fate gemelle famose per i loro superpoteri, e si mise subito a cercarle”.

“La fata bianca si trasformò in una bambina, così da distrarre il mago cattivo, che per rincorrere la fata finì ai piedi di due altissime torri fumanti. Improvvisamente la fata, da bambina, si trasformò in una farfalla e volò via. Il mago Antonio, nell’inseguire la farfalla, cadde in un pozzo. La fata verde invece, l’altra gemella, nel frattempo liberò tutti i bimbi e le persone felici della fortezza. E vissero tutti felici e contenti!”.

“Cosa vi piace di questa biblioteca?” A Gioele quello che gli piace della biblioteca è “scoprire, imparare, sapere qualcosa di nuovo che non sappiamo. In un’epoca dove i libri sono stati dimenticati”. “I fumetti” dice Simona. Per Ettore invece “i giochi che facciamo qui”. Ad Alessandro piace leggere e studiare in biblioteca. Per Asia il bello è il fatto che sia accogliente. “Cosa non vi piace invece?”. “Non mi piacciono le persone che stanno da sole in biblioteca” dice Ettore. A Simona invece non piacciono i libri impolverati, “per me i libri devono essere sempre puliti”. “Non mi piacciono le persone che disturbano” dice alla fine Alessandro dopo averci pensato a lungo.

Ci sono tantissimi libri per tutti in via Cordai 47, al GAPA. E un lieto fine cerchiamo di costruirlo anche a San Cristoforo. Insieme. Un lieto fine come quelli delle favole raccontate dai bambini.