E il sogno continua… con la convocazione in nazionale
testo Bruna Vittordino
foto di Mario Libertini e Bruna Vittordino
“La mia prima gara l’ho vissuta come una sorpresa improvvisa. Il maestro me lo ha comunicato prima di un allenamento e il mio stato d’animo è salito alle stelle” racconta Santo con gli occhi che brillano. Ogni pomeriggio raggiunge in bicicletta la palestra del GAPA in via Cordai e si allena insieme agli amici del quartiere. “Con soli tre mesi di lotta alle spalle, non pensavo al risultato finale, l’importante per me era fare esperienza e farmi conoscere nell’ambiente. Volevo divertirmi ma anche mettermi in gioco. Il giorno della gara, dopo una lunga giornata di incontri, arrivò la medaglia di bronzo. Da quel momento decisi di allenarmi sempre con più impegno, e l’aprile successivo affrontai un’altra gara riconquistando il podio. Con la soddisfazione nel cuore e la voglia di fare sempre meglio, io e i miei compagni non abbiamo mai smesso di allenarci, sudando e ridendo, superando ostacoli e infortuni fino ad arrivare ai tanto agognati Campionati italiani cadetti del 2017”.
Lo sport educa il corpo alla conoscenza di sé e insegna alla mente a volare lontano. A San Cristoforo la maggior parte dei giovani non può permettersi il lusso di pagare nemmeno la retta più conveniente in una palestra privata. E questo da solo basterebbe come motivo per recarsi ogni giorno al Gapannone, la palestra del GAPA. Ma in realtà di motivi ce ne sono tanti altri ancora. “Tutto ciò che ho passato, le emozioni sia belle che brutte provate all’interno del GAPA mi stanno formando al meglio” continua Santo “non stiamo solo imparando a lottare sulla materassina, stiamo imparando a lottare nella vita. Per noi queste vittorie sono motivo d’orgoglio! Adesso sappiamo che impegnandoci possiamo ottenere cose che vanno oltre ai nostri stessi desideri!” mentre lo dice ci crede fermamente.
Oriana è l’unica ragazza del gruppo di lotta, e sulla materassina riesce a dare filo da torcere a tutti. “Questa è la terza volta che vengo convocata in Nazionale” racconta “le emozioni che provo sono inspiegabili, non mi sembra vero, ma mi ripagano di tutto il lavoro svolto insieme al mio maestro e ai miei compagni di allenamento. Ogni volta che gareggio penso a mille cose, spesso negative, ma voglio farcela, perché la lotta è la mia passione…Il mio sogno è arrivare alle olimpiadi” lo sguardo, una volta timido di Oriana, adesso è intriso di una forza potentissima: “ce la posso fare!” vi si riesce a leggere.
Santo e Oriana sono solo due dei giovani atleti che attraverso il GAPA sono riusciti a raggiungere risultati importanti nello sport. Molti altri prima di loro hanno vissuto questa bella esperienza e oggi, ormai adulti, quando vedono due “nanetti” sulla materassina si lasciano trascinare ben volentieri dalla loro energia.
Può capitare che un ragazzino, che vive tra esempi negativi facendo della strada la sua seconda casa, inizi ad appassionarsi ad una delle molteplici attività che si svolgono al GAPA ed essere invogliato a cambiare strada. Ieri è successo a quella bambina che frequentando il laboratorio teatrale ha deciso di frequentare la scuola serale per prendere il diploma a cui aveva rinunciato da tempo.
Oggi è stata la volta di Santo e Oriana che hanno spopolato agli ultimi campionati Italiani Cadetti e Cadette che si sono svolti il 18 Marzo 2017 a Ostia. Hanno portato a casa la medaglia d’oro e d’argento. Un sogno che continua con la convocazione in Nazionale. Questa è la loro ancora piccola storia, la loro esperienza, le loro scelte di vita a San Cristoforo.
Questo è il GAPA e queste sono le persone che ne fanno parte: costruttori non di mondi fatati, ma di mondi possibili.