“I Piccoli Cordai” a Rimini

Questi scritti sono il risultato dei due giorni di laboratorio che i Piccoli Cordai hanno svolto a Rimini, al congresso della Rete Radiè Resch. Anche se breve è stata un’esperienza molto intensa, che continuava quella di due anni prima, svoltasi sempre a Rimini.

Tra giochi e divertimenti, i bambini di tutte le età e di tutta Italia hanno fatto amicizia, ma hanno anche avuto la possibilità e la voglia di ragionare su ciò che li circonda con serietà e impegno. Hanno scelto di approfondire il tema del “Bene Comune”, che era anche l’argomento del congresso.

Un arrivederci e soprattutto un ringraziamento a Federico, Paolo, Ludovica, Ivana, Silvia, Rebecca, Andrea P., Sole, Giusy, Mikael, Giaime, Irenea, Nicola, Giulia, Miriana, Andrea L., Giacomo e Nadia.

Cari Piccoli Cordai, io sono Ludovica. Venerdì siamo arrivati a Rimini, sabato mattina abbiamo cominciato a conoscerci con un gioco in cui ognuno andava in mezzo al cerchio e si presentava. Poi abbiamo fatto tanti altri giochi. Con i miei compagni delle varie reti mi sono divertita un mondo. Il mio sogno sarebbe avere una fattoria piena di animali.
Ludovica

Durante il convegno abbiamo giocato a diversi giochi e abbiamo lavorato sul bene comune. Io mi sono divertito e ho lavorato con serietà. Mi sono anche divertito “ascoltando” le emozioni di Catania-Milan finita 1-1!!!
Paolo

Durante il convegno ho conosciuto molti bambini e mi sono divertita un sacco. Il primo giorno ho avuto un po’ di paura ma dopo poco mi sembrava di essere a casa, al pomeriggio invece abbiamo parlato bel bene comune, abbiamo fatto un cartellone pieno delle parole che avevamo detto.
Sole

Nella Rete Radiè Resch c’erano delle educatrici che ci hanno fatto fare dei lavori molto forti (cioè divertenti). Per cominciare ci siamo conosciuti l’uno con l’altro parlandoci e descrivendoci. Io particolarmente mi mangiavo le penne. Poi sempre di mattina abbiamo fatto delle facce di carta con le forbici. Io nella verità ho fatto Frankenstein. Poi di pomeriggio abbiamo disegnato delle cose che certi bambini non hanno. Poi certi giochi con la palla. Mi sono divertito tanto.
Andrea P.

Bisogna essere buoni con gli altri. Il mio desiderio è volare con gli altri. Per volare è importante che tutti insieme costruiamo una struttura, altrimenti da soli come facciamo a volare? Un mio desiderio è viaggiare da grande e andare in tante città per conoscerle. Ma con tutte queste città non so più dov’è la mia città.
Mikael

Condividere la pizza. Mi piace giocare con i miei compagni. Io ho visto uno gnomo. È bella la luna. Io mi pasticcio sempre le mani.
Nicola

Durante questo convegno mi sono sentita un po’ indecisa perché non sapevo se seguire i laboratori oppure le testimonianze, ma in ogni caso io mi sono divertita perché mi sono confrontata con bambini più piccoli ma anche con persone più grandi di me. A casa mi porterò tutte le fantastiche emozioni, compreso l’uno a uno di Catania-Milan (anche se avrebbe dovuto essere 2-1!).
Nadia

Qui ho conosciuto tanti nuovi amici con cui ho legato molto e ho condiviso con loro dei bei momenti. Mi sono divertito tanto con loro, soprattutto quando abbiamo giocato a Flipper e quando tutti noi bambini abbiamo disegnato un enorme cartellone con scritto il tema del convegno “Bene comune” e lo abbiamo fatto vedere e spiegato agli adulti.
Andrea L.

È stato bello partecipare al laboratorio di giornalismo della Rete Radiè Resch!
Giulia

In questi giorni mi sono divertita e ho conosciuto tanti bambini nuovi. Questa esperienza è stata molto divertente e la ricorderò per sempre.
Rebecca

Durante il convegno ho conosciuto tante persone e tanti bambini con cui ho giocato. Mi sono divertito tanto e mi piacevano tutti i giochi che abbiamo fatto. Si è cantata una canzone: “prendiamoci per mano, per mano, per mano, prendiamoci per mano e un cerchio noi farem, uè!”. Se questo albergo nel 2014 è sempre aperto forse vengo. C’era un gioco che mi piaceva molto e si chiama palla bucata. Ciao a tutti!
Federico

 

Cos’è la rete

La Rete Radié Resch venne fondata nel 1964 per iniziativa del giornalista e scrittore Ettore Masina e vi aderiscono donne e uomini impegnati nella solidarietà con i popoli oppressi. Radié Resch era il nome di una bambina palestinese che morì di stenti in un tugurio di Nazareth mentre la sua famiglia attendeva, in seguito a uno dei primissimi progetti della Rete, l’assegnazione di una casa.Attualmente gli interventi della Rete sono circa 45, in massima parte in America Latina (specialmente in Brasile), altri in Palestina e in Italia.

Come agisce

La Rete si impegna per realizzare un tipo di sviluppo che appoggi la crescita culturale e la coscientizzazione popolare. Si propone di realizzare un interscambio di amicizia, di valori ed esperienze per la crescita reciproca, nella convinzione che per costruire giustizia e pace sul pianeta occorra anche un profondo cambiamento nei paesi ricchi.

L’adesione alla Rete si esprime:

– con l’impegno ad approfondire le cause dei mali sociali e a prendere coscienza delle nostre corresponsabilità, per divenire noi stessi fonte di informazione e mezzo di sensibilizzazione;- con una autotassazione periodica (generalmente mensile), libera ma costante, che consente di programmare e realizzare la collaborazione con le comunità con cui la Rete viene in contatto.

L’Organizzazione

La struttura della Rete vuole essere il più possibile agile e non burocratica. Anche per questo non ha sedi proprie: luogo di incontro e di lavoro sono le abitazioni degli aderenti, centri culturali, sale parrocchiali ecc.La Rete “è” soprattutto i suoi gruppi (o reti) locali, che svolgono anche un’attività propria e autonoma.Non ha cariche elettive, ma solo incarichi di coordinamento dei gruppi che la compongono.Ogni due anni la Rete tiene un Convegno nazionale, nel quale l’impegno si rinsalda nel confronto con le testimonianze dirette dei “poveri che fanno la storia”.