Articoli 2017

In mezzo a una strada

In via Plebiscito c’è Salvatore: ottant’anni, trecento euri di pensione e una panchina per casa. “Gliel’hanno dimezzata quand’è rimasto vedovo – dice Mbaye – ma ora stiamo cercando di fargli recuperare la pensione di prima”.
“No grazie, ho già mangiato, meglio darglielo a un altro” fa Salvatore al volontario che fa per offrirgli un panino. Ci mostra una foto di quand’era giovane.

Bastione degli Infetti. Chi chiude, e chi apre

Via Torre Del Vescovo è invasa da auto in sosta, e non è ancora ben illuminata di sera. Il cancello di legno del Bastione degli Infetti è sbarrato da un paio di mesi. Ma non è un capitolo chiuso. E il 22 novembre scorso, al numero 20, una piccola folla era lì per inaugurare la sede del Comitato Antico Corso, ma tra una chiacchiera e l’altra la domanda riecheggiava “Chi fini fici u Comuni nel Bastione?”.

I fiori del giardino di Scidà

Quella che avete letto è solo una piccolissima favola, ma non tanto. Perché questo giardino esiste davvero! In via Randazzo, nella zona Borgo, troverete infatti Il giardino di Scidà, dedicato a Gianbattista Scidà, che fu il presidente del Tribunale dei minori, che fece tanto per i bambini e i ragazzi di Catania, ma anche per l’ingiustizia sociale, matrigna di tutte le mafie.

La battaglia di ogni giorno

Poi le ricorderemo per altri due record: il sindaco in provincia di Siracusa arrestato in piena campagna elettorale che si dimette da sindaco pur di continuare la corsa alla Regione. E il neoeletto messinese Cateno De Luca arrestato appena tre giorni dopo dalla vittoria.
Gli impresentabili in odor di mafia non solo sono stati candidati, ma alcuni di loro hanno anche vinto.

La nostra politica

Suddividendoci in gruppetti, ognuno armato di pennello ha cominciato a fare sfoggio di fiori, alberi e arcobaleni. Visto che di solito utilizziamo i colori a matita o a cera, la novità del dipingere con pennelli e tavolozze di colori è stata allettante un po’ per tutti. Franceschino, la cui attenzione è difficile da calamitare, è stato l’ultimo ad abbandonare i tavoli da disegno “La prossima volta lo rifacciamo, me lo prometti?”

C’era una volta la scuola…

Aspettando che le istituzioni capiscano l’importanza di un percorso di civiltà per questi adolescenti, a noi piace immaginare che via Cordai possa riempirsi nuovamente di quel vociare di bambini e bambine, che con lo zainetto in spalla entrano nella loro scuola e nelle loro classi, per imparare e guardare avanti.

Il nostro quartiere

Al riscatto di San Cristoforo noi ci crediamo. Non crediamo affatto sia già avvenuto. Alle mamme di San Cristoforo noi continuiamo a crederci: a quelle che stringono i denti, e cercano di fare da scudo ai loro ragazzi, per strapparli ogni giorno dalle grinfie della strada. Nonostante la povertà, il degrado.