Cineforum: Il cinema “siciliano” di Pietro Germi
In nome della legge
(1948, 96’)
Guido Schiavi, un giovane magistrato, è inviato come pretore in un paese nel centro della Sicilia. L’uomo è animato dai migliori propositi: vuole debellare la mafia imperante. Il suo arrivo è accolto con diffidenza e ostilità; gli unici a dimostrargli simpatia sono la baronessa Lo Vasto e un ragazzo, Paolino. Appena arrivato in paese, Schiavi si deve occupare di un omicidio, ma l’inchiesta è difficile: tutti sono legati dall’omertà. tra l’altro, parte della popolazione è disoccupata in seguito alla chiusura della zolfara. Il giovane magistrato cerca di risolvere il problema inducendo il barone Lo Vasto, proprietario della zolfara, a riaprirla. Il barone, legato alla mafia, prima cerca di corrompere il pretore , poi gli fa tendere un agguato nel quale il giovane rimane ferito. Guido Schiavi, avvilito anche dalla ostilità della popolazione decide di andarsene, ma quando apprende che Paolino, vittima innocente, è stato ucciso in un agguato mafioso, ritorna in paese e, convocati gli abitanti sulla piazza principale, annuncia che resterà al suo posto, con la precisa intenzione di ristabilire ad ogni costo il rispetto della legge.
GAPA, Centro di aggregazione Popolare, via Cordai, 47 San Cristoforo, Catania
08 maggio – ore 21.00 – ingresso € 3,00