Giovanni Caruso
Dalle denunce degli abitanti si evince che il comune non abbia fatto nulla, sia per mettere in sicurezza l’area né tanto meno per bonificarla. Come pensa di risolvere il caso la prima municipalità?
In merito alla discarica abusiva adiacente la Via Zurria lo scrivente è stato il primo in assoluto a denunciare i fatti alla questura e alla procura della Repubblica, prima ancora che se ne accorgessero i pochi residenti della zona, l’opinione pubblica e i media! Ancora sto aspettando fatti concreti dalle istituzioni competenti a vari livelli.
Le posso solo dire, secondo gli atti in mio possesso, che il direttore del settore sport del comune di Catania ha diffidato la ditta proprietaria dell’immobile a provvedere a sgomberare l’area.
In riferimento allo scempio edilizio, la mia posizione è stata sempre nitida e coerente, tant’è che mai nessuno, comprese le testate giornalistiche scandalistiche più agguerrite, abbia avuto mai da ridire sul fatto che il sottoscritto denunci e disapprovi quanto realizzato su Via C. Colombo.
Dalle foto e i filmati prodotti dalla nostra redazione, è evidente che privati, in modalità del tutto illegale, utilizzano l’area senza alcun titolo e autorizzazione, ed inoltre si vedono costruzioni e strutture costruite, anche queste senza autorizzazione.
Gli abitanti mostrano un evidente disagio per via dei cattivi odori, sentono la pericolosità del luogo, sopratutto per i loro figli, e denunciano la mancanza di igiene, per esempio la presenza di ratti. Cosa intende fare il presidente della prima municipalità?
Si figuri che da poco sono andato personalmente al Commissariato di polizia di Via Poulet per denunciare dei fatti accaduti sul territorio ed appena arrivato sul posto, mi è stato riferito che da diversi mesi manca la figura del commissario. È mai possibile? A questo punto ho scritto alle autorità competenti! Da uomo delle istituzioni, attendo fiducioso una risposta concreta.
Tornando alla sua domanda, al fine di risolvere il pericolo per i passanti in Via Zurria, sto pensando di intervenire a titolo personale, in tutti i sensi (a mie spese), non avendo a disposizione né strutture, né mezzi finanziari pubblici per isolare l’area; è importante che la gente lo sappia che il consiglio di quartiere e il suo presidente non hanno risorse finanziarie proprie né mezzi di intervento, altrimenti potrebbero pensare che le cose non si risolvono per cattiva volontà di questi ultimi… mi raccomando lo dica ai suoi lettori! Il consiglio di quartiere, nonostante ci sia una legge del 2008 che affida poteri specifici, in atto l’amministrazione ha deciso che le Municipalità non debbano funzionare a dovere; siamo un organo solamente consultivo e non esecutivo!
Avrei avuto il piacere di farle queste domande di persona, credevo di incontrarla sabato scorso in occasione della giornata organizzata, dal GAPA e “Legambiente” presso l’area verde attrezzata di via De Lorenzo, ma lei non c’era, mentre è venuto un suo consigliere, più precisamente, il signor Privitera.
E in merito ci siamo chiesti: Perché un consigliere della prima municipalità tiene le chiavi del cancello della suddetta area? Per altro, senza averne cura, visto che l’area è abbandonata al vandalismo, lo spaccio, e alle bande che scorrazzano con i motorini dentro un’area adibita al gioco dei bambini e allo svago degli adulti.
Non vorremmo sentire dagli amministratori che la colpa è degli abitanti, che invece lamentano la mancanza di controllo da parte vostra – vedi i vigili urbani, che sostano in via Zurria senza farsi vedere mai nel quartiere e tanto meno nelle piazze, che l’istituzione ha consegnato allo spaccio di droga.
Allora le ripeto, qual è il senso che un consigliere tenga le chiavi di un cancello, che chiude un luogo pubblico, se poi non controlla e non denuncia le illegalità istituzionali e non, che avvengono in quella area, per non parlare di piazza Don Bonomo e piazza Don Puglisi, al buio da due anni, così come denunciano cittadini e cittadine?
Mi dispiace contraddirla ma sabato scorso non sono stato invitato da nessuno, per cui non potevo sapere dell’iniziativa di Via De Lorenzo. Già ho denunciato il problema nel 2008, appena insediatomi nella qualità di presidente della Municipalità, senza ottenere ascolto dalle decine di assessori che si sono avvicendati nei diversi mesi a seguire. Mi fu risposto che non ci sono soldi per riparare un’area realizzata con un finanziamento comunitario specifico di diverse migliaia di euro.
Che le chiavi dell’area le tenga un consigliere lo sto apprendendo da voi ed in ogni caso (non nella veste di consigliere, ma nella veste di semplice cittadino residente, padre di famiglia) non lo reputo un male; è una persona che si interessa di quella zona, non essendoci alcuna vigilanza da parte del comune, credo che i residenti, di comune accordo col sig. Privitera, al fine di evitare ulteriori atti vandalici, hanno ritenuto opportuno di chiudere il cancello, anche per evitare che donne e bambini si potessero fare male con le diverse pietre e vetri taglienti che ci sono sul suolo. La bambinopoli per come è stata ridotta era inservibile! Anche io mi potrei chiedere come mai se c’è il Gapa in Via Cordai, che fa delle lodevoli azioni di volontariato sul quartiere, ancora esiste lo spaccio, la delinquenza e il vandalismo? La risposta la conoscete benissimo! Le garantisco che tutto il consiglio a voce unanime denuncia il persistere di illegalità e di carenza di forze dell’ordine (comunali e statali) sull’intera area (non lo dico a voce, ma parlano gli atti)!