Il Comitato per la legalità nella festa di Sant’Agata denuncia la mancanza di regole e le infiltrazioni mafiose
2 febbraio 2012. Siamo andati alla conferenza stampa del “Comitato per la legalità nella festa di Sant’Agata”; per iniziare si sta aspettando il Professore, dell’università di Catania, Nunzio Famoso.
Appena arriva ci spiega il motivo del suo ritardo, dovuto a un incontro avuto qualche minuto prima con una delegazione del Comune di Catania capeggiata dal cerimoniere della festa di Sant’Agata, Comm. Maina.
Lo stesso professore Famoso, membro del Comitato, ci dichiara di essere stato incaricato dalla delegazione a comunicare i propositi dell’amministrazione comunale affinché la festa si svolga in piena regola.
Il che la cosa è molto strana e noi della stampa abbiamo chiesto il perché il Comm. Maina non sia venuto a incontrare il Comitato per spiegare i propositi dell’amministrazione catanese.
E ancora di più, non capiamo perché il Professore Famoso, anziché “portare” la delegazione comunale davanti al comitato, si sia assunto il ruolo di portavoce del Comune di Catania.
Forse l’amministrazione comunale e il Comm. Maina hanno paura di confrontarsi con la società civile catanese sugli argomenti, che riguardano la festa di Sant’Agata, che da troppo tempo si trascinano e non sono stati mai risolti?
Forse il Comm. Maina ha avuto paura di confrontarsi con la signora Milena Verzì madre di Andrea Capuano morto nel febbraio 2010 col suo motorino a causa della cera rimasta in strada dopo il passaggio della patrona?
Forse aveva paura delle parole dure lette dalla signora Verzì che invoca regole per la sicurezza dei cittadini? Infatti la mamma di Andrea ha intimato all’Amministrazione Comunale il rispetto dell’ordinanza emessa lo scorso anno che proibiva il trasporto dei grossi ceri accesi lungo il percorso della processione, infatti questi sono la causa che rendono l’asfalto scivoloso quindi pericoloso per auto e moto-
cicli. La causa sicuramente è anche culturale ma la responsabilità è di chi deve controllare e non fa rispettare le regole.
Ecco perché l’Amministrazione Comunale sapendo che non sarebbe riuscita, così come è stato, anche quest’anno a regolamentare il trasporto
dei ceri accesi, preventivamente aveva ordinato 250 tonnellate di segatura.
Forse il Comm. Maina ha avuto paura di rispondere alle domande del Comitato sulle indagini della magistratura che indaga sulle infiltrazioni mafiose durante la festa di Sant’Agata.
Consigliamo al Comm. Maina, visto che non ha voluto incontrare la società civile, di dimettersi da questa carica che detiene dagli anni 60 e di lasciare la responsabilità dell’organizzazione della festa a quel comitato istituzionale già istituito nel 1999, che aveva il compito di gestire le celebrazioni agatine e che lui ha sempre impedito che si riunisse.