“Se l’ingiustizia sociale diventa legge, hai il diritto di disobbedire e resistere”, Bertolt Brecht.
di Giovanni Caruso
Dal 1943 al 1945 le brigate partigiane e il Comitato di liberazione nazionale, furono impegnati in una guerra civile che coinvolgeva tutta l’Italia, e in particolare, il nord del nostro paese. L’imperativo categorico delle brigate partigiane era quello di combattere e scacciare le truppe naziste e i fascisti della neo Repubblica Sociale Italiana con a capo il dittatore Benito Mussolini. Finita la guerra con la vittoria della democrazia repubblicana, furono eletti i componenti che avevano il compito di scrivere la nuova costituzione della repubblica Italiana, cosa che avvenne nel 1948.
La nostra costituzione è la “buona madre” di tutte le leggi. E per ottenerla fu versato il sangue dei partigiani, a cui dovrebbe andare la nostra gratitudine per averci dato libertà e democrazia. Una costituzione mai del tutto applicata, molte volte calpestata. Altre leggi si son fatte: alcune buone, altre meno buone. Ma ce ne sono alcune che invece di dare diritti e conquiste sociali sono state tutto il contrario di ciò che prevede la carta costituzionale. Cosa fare contro queste leggi ingiuste? Se i partigiani si ribellarono con le armi alle leggi fasciste e razziste, noi possiamo ribellarci con la disobbedienza civile e in modo pacifico, con la sola forza della parola.
Oggi molti cittadini e cittadine, pezzi di istituzioni e movimenti sociali hanno deciso di disobbedire a quelle leggi che vanno contro i principi costituzionali opponendosi al governo, la Lega e Movimento cinque stelle, autori di leggi ingiuste che vanno contro i diritti di noi tutti e tutte, fatte solo per ottenere consensi elettorali.
In particolare abbiamo deciso di disobbedire al “Decreto sicurezza” voluto da Salvini e la Lega, con la consapevole complicità del Movimento cinque stelle. Un decreto che permetterà di giudicare come clandestini tutti e tutte gli emigranti che hanno un permesso di soggiorno umanitario; che permetterà, con la legge sulla legittima difesa, di armare i cittadini e favorire le fabbriche di armi; che permetterà di svendere i beni confiscati alle mafie, beni che saranno probabilmente riacquistati dai clan mafiosi.
Dal canto loro, il Movimento cinque stelle ha emanato leggi discutibili. Luigi Di Maio ha detto: “Con il reddito di cittadinanza abbiamo sconfitto la povertà!” ma è una dichiarazione azzardata non in linea con la realtà. Questo governo, che si può definire “una strana coppia”, pur di governare ha disatteso alcuni diritti costituzionali. Insomma, si saranno detti: “Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me!” e poi lo hanno chiamato “contratto di governo”.
Per tutto questo noi ci appelliamo agli uomini e donne che credono alla disobbedienza civile contro le leggi ingiuste. Ha disobbedito Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, che è stato indagato per favoreggiamento all’emigrazione clandestina. Ingiusta accusa! Aveva accolto gli emigranti, aveva dato loro dignità, li aveva integrati in un territorio oppresso dalla mafia. Tutto con l’aiuto dei suoi concittadini in un paese che stava per morire. Salvini invece rideva soddisfatto per avere distrutto un buon sistema di accoglienza. Ma il tribunale della Cassazione ha dato ragione a Lucano, che adesso è un uomo libero e potrà riprendere un percorso devastato dal fascista e razzista Matteo Salvini e dai suoi alleati di governo.
Hanno disobbedito le navi delle Ong che nel Mediterraneo hanno salvato tanti emigranti che scappavano dai campi di sterminio libici e che avrebbero trovato la morte in fondo al mare. Navi come la Sea watch 3, che dopo aver salvato uomini, donne e bambini ha trovato i porti chiusi dal governo “giallo verde” e non solo.
Ha disobbedito la nave Jonio, che dopo aver salvato decine di emigranti facendo rotta verso Lampedusa, non si è fermata all’alt delle motovedette della Finanza, facendo sbarcare quegli ultimi della terra che fuggono da guerre e fame. Nave, da prima sequestrata, adesso libera di andare a salvare!
Ha disobbedito Simone, ragazzo di quindici anni nel quartiere romano di Torre Maura. Ha urlato ai fascisti di Casapound e Forza Nuova: “Io penso con la mia testa e settanta zingari non mi cambiano la vita e non la cambiano al mio quartiere, abbandonato da chi ci governa. C’è spazio per tutti e tutte, di qualunque paese essi vengano”
Ha disobbedito l’uomo Gesù. Ha disobbedito agli sacerdoti che stavano nel tempio, quando l’impero romano dominava su Gerusalemme.
E questo credo che basti.
La disobbedienza civile è un diritto, è un dovere. La disobbedienza civile è la nuova resistenza!