La storia di questa scuola, ormai, la conoscete, ma più che una storia è una brutta vicenda di mala politica, di mala amministrazione, una vicenda tutta catanese, fatta di sfratti per morosità, vicenda iniziata nel 2005, con la giunta Scapagnini, e che ancora oggi continua con l’amministrazione Stancanelli.
18 maggio 2009, biblioteca della Scuola “A. Doria”, assemblea autoconvocata dalle “donne-madri”. Queste discutono insieme agli insegnanti e alcuni rappresentanti della società civile catanese.
Si discute del 7 luglio 2009, giorno in cui sarà eseguito lo sfratto definitivo per morosità.
Visto che l’amministrazione comunale non ha rispettato gli accordi presi l’8 agosto 2008 con la congregazione delle suore orsoline proprietarie del plesso.
Visto che non ha pagato, nel febbraio del 2009, neanche quei 18.000 euro che servivano a bloccare lo sfratto.
Adesso il debito è arrivato a 170.000 euro e le proprietarie non intendono più aspettare, hanno bisogno di liquidità.
Le mamme discutono cosa fare, c’è chi dice di andare dal prefetto, c’è chi dice di raccogliere le firme per una petizione da presentare al sindaco. Cosa fare? Cosa significa per San Cristoforo la chiusura di questa scuola?
Lo chiediamo ad una delle mamme, la signora Margherita. “Intanto voglio dire che da molti anni questa scuola, come istituto, ha dato tanto, ha fatto corsi sia per le mamme che per i bambini, ci è venuta incontro nel risolvere l’organizzazione degli orari scolastici e problemi di vario tipo; quindi chiudere la scuola vuol dire creare disagio sia per le mamme che per i bambini, di conseguenza eliminare questo istituto da San Cristoforo significherebbe far morire il quartiere.
E poi noi stessi dove ce ne andremmo?
Qua vicino ci sono solo scuole elementari, non ci sono scuole medie, quindi ci dovremmo spostare o con l’autobus o a piedi o chi ha fortuna con la macchina.
Credo che chi vuole chiudere la scuola, debba considerare le nostre necessità e le nostre esigenze. Perché la mattina i bambini sarebbero costretti ad alzarsi molto presto e di conseguenza le mamme ritarderebbero a lavoro.
Inoltre i bambini avrebbero problemi al momento in cui dovrebbero fare i compiti nel pomeriggio, ma vi dico di più…alcune mamme hanno più di un bambino, chi va alla materna, chi alle elementari, chi alle medie tutti con orari diversi.
Anche i corsi per noi mamme rischiano di non essere frequentati perché non coincidono gli orari.
Noi chiediamo solamente che ci sia una, come dire… un qualcosa di definitivo per questa scuola. Anche perché è da tre anni che noi lottiamo e fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta positiva, noi saremmo disposte a montare delle tende e fare lezione nel cortile della scuola così come fanno all’Aquila, ma questo non è possibile…
Ormai siamo stanche!
Non ci va nemmeno che ci diano aule in altre scuole, perchè saremmo costretti a fare doppi turni, e non servirebbe né a noi, né alle scuole che ci ospiterebbero. Inoltre nelle vicinanze c’è solo la Di Bartolo, in via S. Giuliano come scuola media, e per giunta anche questa ha problemi.
Noi abbiamo una scuola con 500 iscritti, quindi già come scuola esistiamo.”
Giovanni Caruso
Ultime notizie
Pomeriggio del 3 giugno 2009. Il Sindaco Stancanelli e l’Assessore alle politiche scolastiche Arcidiacono incontrano il Preside Santonocito presso la scuola “Andrea Doria”: si mettono in contatto con l’avv. Giuffrida, legale delle orsoline, a cui il Sindaco promette di pagare 170.000 ?, debito contratto con le proprietarie del plesso. Il Sindaco s’impegna inoltre, nel caso in cui non dovesse riuscire a impedire lo sfratto esecutivo per morosità, di trovare una sede per l’Andrea Doria entro il raggio di un 1 km da via Cordai.
Mattina dell’11 giugno 2009. Assemblea del comitato spontaneo dei genitori di San Cristoforo e dell’Osservatorio d’Area contro la Dispersione Scolastica presso il circolo didattico “Cesare Battisti”. Tema all’ordine del giorno: lo sfratto dell’Andrea Doria. I comitati delle donne-madri, la direttrice della “Battisti” Jaquinta, il presidente del consiglio di quartiere Coppolino, i rappresentati delle scuole “Pirandello-Capuana” e “Mazzini-Di Bartolo” e l’Associazione G.A.P.A. decidono all’unanimità di battersi affinché la Doria e le altre scuole della I municipalità non vengano chiuse. Stabiliscono di avere un confronto diretto col sindaco Stancanelli e, se questo non darà risposta, il comitato delle mamme a sostegno delle scuole di San Cristoforo e il comitato delle “donne-madri” della Doria organizzeranno un corteo-manifestazione in Piazza Duomo per confrontarsi col Sindaco e gli assessori e ricevere risposte positive e immediate. Le mamme affermano e ribadiscono il diritto alla formazione e all’istruzione e a un quartiere vivibile. Il tutto viene sintetizzato in un intervento della signora Russo: “Tutti lamentano lo stato di abbandono e la forte criminalità a San Cristoforo. Ma come si possono combattere criminalità e mafia se l’istituzione chiude le scuole?”