La scuola insicura

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Il preside ci racconta di aver più volte denunciato l’insicurezza del plesso e la facilità con cui si poteva entrare, ma l’istituzione, ormai troppo volte sorda, non aveva dato risposte.
A guaio avvenuto, finalmente costretto da un comitato di mamme, l’assessorato risponde fornendo, con grande fatica, gli arredamenti e ripulendo i muri. La scuola può ricominciare! Questo era vero fino a una ventina di giorni fa, ma gli ultimi avvenimenti che leggerete in questa pagina stravolgono la buona notizia.
Invece per la sede centrale dell’Istituto Comprensivo “A.Doria” le notizie sono sempre quelle, cioè a dire non buone. A giugno del 2010 scadrà la proroga dello sfratto e ci ritroveremo a lottare, se il Comune non provvederà a pagare le pregresse mensilità o ad acquistare l’immobile.
Un’altra delle preoccupazioni del preside e del personale scolastico, che potrebbe sembrare poco importante, ma che ha la sua urgenza, riguarda il fondo stradale di via Cordai. Di fronte all’ingresso della scuola ci sono infatti diverse buche, che quando piove, come succede a Catania, si colmano d’acqua. I tombini non assorbono quanto devono e la strada diventa un lago; così i motorini e le automobili rischiano di entrare nei crateri sommersi e i genitori e i bambini devono avanzare saltellando per arrivare al traguardo, cioè il cancello d’ingresso della scuola.
Già nelle pagine di questo giornale del novembre 2006 denunziammo la cosa e gli stessi abitanti di via Cordai ci raccontarono come i tombini non fossero mai stati puliti da diversi anni.
Di anni ne sono passati altri tre e la situazione è la stessa: la pioggia degli scorsi giorni ha ancor più reso la strada un colabrodo, ha ingrandito la “piscina”.
Ci appelliamo all’Assessore Angelo Sicali (manutenzione strade) con una sola domanda.
“Cosa vuol fare con via Cordai e le altre strade? Preferisce qualche guaio per poi correre a tappare i manti stradali della nostra città?”
Noi de “I Cordai” e del G.A.P.A. seguiremo le vicende dell'”A.Doria” controllando, vigilando e informando liberamente, e sperando di dare ai nostri lettori di S. Cristoforo solo buone notizie.