Questo infatti il numero degli anni trascorsi dall’edificazione del plesso scolastico intitolato a “Giovanni Paolo II” in Via Case Sante, succursale dell’I.C. “A.Doria” e dall’immediato suo inutilizzo per l’abbandono dei lavori in fase di rifinitura. La parte funzionante, con materna e primaria non è in sicurezza: si parla di fili elettrici scoperti e di morsi di zecche generate dalla discarica attigua. Perché accanto alla scuola – incredibile ma vero – c’è una discarica! Proprio nelle aree dei fabbricati incompleti, circa il 70 % dell’intera struttura.
In estate si è costituito il comitato per la messa in sicurezza della Giovanni Paolo II e per la ventilata ipotesi di uno sfratto.
L’assessore alla manutenzione del Comune è stato di parola ed ha mandato le ruspe per sbancare la discarica. Ma i rifiuti dove li metto? E, udite udite, le ruspe hanno ammonticchiato la spazzatura e i rifiuti tossici all’interno (!) degli edifici dimessi. L’area non è stata affatto bonificata e la calura genera miasmi e pericolosi parassiti all’esterno, mentre i bambini corrono rischi costanti anche all’interno della struttura che li ospita.
Martedì 13 ottobre, il Comitato di Via Case Sante ha indetto un’azione di protesta probabilmente portata sotto le finestre del Comune. Si invitano quanti provano la stessa indignazione e rabbia delle famiglie coinvolte nell’incredibile vicenda ad unirsi alla lotta in corso.
La messa in sicurezza degli uffici è una dei punti elencati il 3 ottobre scorso dal Coordinamento Precari della Scuola Pubblica in lotta anche a Catania dal 1 settembre con l’occupazione dei locali del Provveditorato agli Studi in via Coviello. Auspichiamo un intervento degli stessi e un coordinamento delle famiglie coi docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario in lotta contro la riforma Gelmini tesa all’annientamento della scuola pubblica messa in atto dal governo Berlusconi.