Sempre secondo il dirigente scolastico, le suore proprietarie del plesso hanno chiesto all’amministrazione comunale se è interessata ad acquistare la scuola, quest’ultima si riserva di dare una risposta entro il 31 giugno 2009, giorno destinato allo sfratto esecutivo.
Ma il possibile acquirente non è solo l’amministrazione comunale catanese, ma anche qualche imprenditore, nonché “cavaliere dell’apocalisse”, di una certa importanza che sta già speculando in altre zone della città.
Infatti guardando i progetti futuri del comune di Catania in particolare dell’assessorato ai lavori pubblici, la zone di via Cordai, dove si trova la scuola media Andrea Doria, via delle Salette, fino a via della Concordia, è interessata una speculazione edilizia chiamata “zona di espanzione B” che prevede la demolizione di plessi abitativi con possibilità di ricostruzione a maggiore cubatura, da quì la speculazione è evidente e va contro i principi che sostengono che i quartieri popolari vadano risanati e non distrutti come accadde negli anni ’60 nel quartiere di S. Berillo.
Inoltre tale speculazione comporterà uno sfacelo della popolazione di quella parte di San Cristoforo, l’interruzione del recupero sociale che da anni si cerca di portare avanti, grazie anche all’Andrea Doria unica scuola media nel quartiere, il rilancio dei lavori artigianali e la storia del quartiere attraverso la riconversione di questo.
In tutto questo contesto ricade la scuola media Andrea Doria che per chi specula è un “peso sullo stomaco” qualcosa che non deve esistere.
Vorremmo ricordare a tutti gli speculatori e “cattivi amministratori” che lo scorso anno il comitato delle donne madri, gli isegnanti e il comitato di sostegno alla Andrea Doria si opposero e fecero resistenza affinchè lo sfratto non venisse eseguito e mettendo in crisi e alla burla la stessa giunta Scapagnini.
Il diritto allo studio, il diritto alla formazione, il diritto di avere un presidio democratico nel nostro quartiere per combattere l’illegalità e le mafie attraverso l’antimafia sociale rimane un valido punto di partenza e di arrivo per noi del GAPA, per tutti i comitati di lotta, per tutti i cittadini e cittadine onesti di questa nostra maltrattata città, perché noi altri tutti e tutte abbiamo scelto di NON TACERE.
Giovanni Caruso