Mafia ed emigrazione

21 marzo 2019 – ore 18,30 – Giardino di Scidà – Bene Confiscato alla mafia, Via Randazzo 27, Catania

Quale rapporto tra i trafficanti di esseri umani e la mafia italiana e internazionale? Quali interessi mafiosi dietro la speculazione sull’accoglienza dei migranti? Quali rapporti tra le organizzazioni mafiose straniere e la mafia siciliana? Come combattere il razzismo istituzionale del Governo italiano e assicurare libertà e dignità a chi scappa da guerre, discriminazioni, fame e miseria?

Presso il Giardino di Scidà – Bene confiscato alla mafia in via Randazzo 27 a Catania un incontro per discutere e riflettere insieme su questi temi nella giornata del 21 marzo dedicata alle vittime della mafia. Dibattito, mostre e proiezioni dalla Sicilia antirazzista.

Parteciperanno Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, Riccardo Orioles, direttore de I Siciliani giovani, Francesco Bellina, foto-giornalista, Giuliana Buzzone, giornalista, Antonio Messana, regista, Sunday Fasasi, studente, Alfonso Di Stefano, portavoce della Rete Antirazzista Catanese, Samba Malick, commerciante.

Negli spazi del Giardino di Scidà sarà allestita la mostra fotografica delle opere di Francesco Bellina, dal titolo Stuck in ghetto, un reportage sulle condizioni di vita delle vittime del caporalato nelle campagne di Campobello di Mazara.

Al termine del dibattito sarà proiettato il cortometraggio di Antonio Messana, “Rosso, la vera storia falsa del pescatore Clemente”, che narra del ritrovamento tra le reti da pesca del corpo senza vita di un giovane migrante. Sarà presente il regista.

L’appuntamento è per il 21 marzo alle ore 18,30 presso il Giardino di Scidà.


LA MOSTRA

“STUCK IN GHETTO”
Le fotografie di Francesco Bellina

A Campobello di Mazara, sulla costa occidentale della Sicilia, un accampamento sporco improvvisato ospita 1.200 persone. Sono tutti profughi e migranti africani che si contendono disperatamente l’opportunità di lavorare per lunghe ore nei campi come lavoratori agricoli illegali, in cambio di salari miseri e sfruttamento.
Alcuni lavoratori dicono che vengono pagati solo 2 euro all’ora senza contratto o assicurazione sanitaria. Gli uomini di questo campo sono tutti qui a lavorare negli uliveti vicini per produrre un olio extravergine di oliva di alta qualità, esportato in tutto il mondo. Ogni mattina alle 5 del mattino, centinaia di loro, con sandali e cappelli, strisciano fuori dalle loro tende e fanno la fila fuori dal campo in attesa che i contadini locali li raccolgano in furgoni e li portino nei campi. Purtroppo nel 2017 il lavoro scarseggia. Secondo la Coldiretti, la principale organizzazione contadina italiana, la produzione dell’isola ha toccato quest’anno un minimo storico, con un calo di quasi il 42% sulla media stagionale. Questo significa meno lavoro e meno stipendi per chi viene scelto per saltare a bordo dei furgoni diretti ai campi. Molti dei rifugiati africani del campo, che sono arrivati in Sicilia da altre regioni, non hanno i soldi per tornare a casa. Bloccati nelle loro tende a Campobello, sperano ogni giorno di fare abbastanza soldi per lasciare l’accampamento.


Francesco Bellina

Francesco Bellina è nato a Trapani nel 1989 e vive a Palermo dal 2008. Il suo lavoro artistico si concentra principalmente su questioni sociali e politiche con particolare attenzione al tema delle migrazioni. Ha pubblicato le sue foto su importanti media internazionali come The Guardian, Al Jazeera, The Globe and Mail, Paris Match, Le Monde, Internazionale, L’Espresso, Washington Post, tra gli altri.
Nel 2016 e nel 2017 è stato nominato per il World Press Photo Joop Swart Masterclass.


LA PROIEZIONE

ROSSO. La vera storia falsa del pescatore Clemente.
Proiezione con la presenza del regista Antonio Messana.

Clemente è un vecchio pescatore siciliano che non riesce a fare a meno di lavorare, nonostante la sua avanzata età. La sua vita viene scompigliata dal ritrovamento del corpo senza vita di un giovane ragazzo profugo nelle sue reti da pesca.


Antonio Messana

è nato e cresciuto a Trapani. Ha abbandonato la Sicilia per studiare filosofia all’università. La distanza dal mare lo faceva impazzire e passare le sue giornate sui libri lo annoiava. Così ha deciso di spostare la sua attenzione al cinema, in cerca di azione e sogni.