Novità per l’Andrea Doria: scongiurato lo sfratto

Il giorno dell’esecuzione dello sfratto, le parti trovarono un accordo; questo consisteva nel congelare il provvedimento fino al mese di dicembre 2006 e nell’impegno da parte della giunta a saldare le somme arretrate ed a pagare puntualmente ogni mese l’affitto. Nel frattempo l’amministrazione comunale ha messo in campo l’ipotesi di acquistare il plesso.
Noi non sappiamo se l’accordo è stato rispettato, ma sappiamo che il pericolo di sfratto è comunque scongiurato per tutto l’anno scolastico grazie all’intervento della prefettura di Catania.
Abbiamo chiesto, al preside della scuola media Doria, professore Santonocito, se su questo argomento ci sono delle novità.
Il preside ci racconta che tutto procede bene, conferma che sarà completato l’anno scolastico, e che le trattative sull’acquisto sono in una fase dove bisogna decidere, se acquistare tutto il plesso, così come vorrebbe il preside, o solo una buona parte, come vorrebbero le suore Orsoline.
Il preside ribadisce la necessità che la scuola rimanga nel quartiere, ed è fiducioso che ciò avverrà. Aggiunge, che ci sono buone notizie per  il completamento della scuola di via Case Sante, plesso che potrebbe soddisfare le esigenze scolastiche della prima municipalità.
Infatti, dovrebbero riprendere a febbraio i lavori di completamento della scuola “Giovanni Paolo II”, lavori già appaltati e che dovranno essere finiti entro 24 mesi.
La notizia che ci comunica, il professore Santonocito, è confermata dalle dichiarazioni dell’assessore ai LL. PP. Filippo Drago e dal presidente della municipalità Alessandro Messina.
Ci auguriamo che le vicende drammatiche delle scuole di San Crstoforo e Cappucini siano risolte, anche se la cronaca di questi giorni ci racconta di atti vandalici e furti di termosifoni, infissi ed altro proprio  a danno della scuola di via Case Sante, così come è avvenuto in passato nel plesso della succursale della scuola elementare Livio Tempesta.
Rispetto a questi episodi noi crediamo che non basta fare o rifare più volte, con grande spreco del denaro pubblico, scuole, piazze, ma che questi beni vanno difesi, curati e protetti nel tempo. Discorso che va ribadito alle istituzioni, che più volte, sono stati poco attenti, mettento in dificoltà i servizi utili per la città.

Giovanni Caruso