Una vittoria anche delle docenti che non si sono stancate di rivendicare il diritto dei ragazzi della zona ad avere una scuola poco distante da casa, tanto più nel caso della loro scuola, aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20, una sorta di centro sociale e sportivo disponibile a vari tipi di attività, inclusi i laboratori per le mamme.
L’unico spazio pubblico pronto ad accogliere i giovani di San Cristoforo, un quartiere dove si registra il triste primato italiano della devianza minorile, un territorio dove l’evasione scolastica, altissima, con percentuali superiori al 22%, è riuscita a calare al 5% nel giro di pochi anni grazie all’impegno dei docenti.
L’Andrea Doria, dunque, resta a San Cristoforo. L’ennesimo sfratto esecutivo, ultimo di una lunga serie iniziatasi nel 2005, è annullato. Il sindaco Raffaele Stancanelli si è impegnato in prima persona per trovare le risorse indispensabili per convincere la proprietà, la comunità delle Orsoline, a rinnovare la fiducia all’amministrazione comunale, dopo i lunghi mesi, anni, di insolvenza in cui è stata costretta ad accumulare debiti tanto ingenti da spingerla alla vendita. Invece l’immobile di via dei Cordai non sarà venduto. Al contrario. Sarà ristrutturata anche l’ala, con ingresso dal civico 55, lasciata libera nel luglio del 2006, in esecuzione parziale dello sfratto per morosità. Potrebbe essere adibita a nuovi usi per i ragazzi della Doria o essere utilizzata, almeno in fase transitoria, per accogliere altre scuole, come suggerisce la politica degli accorpamenti che l’amministrazione intende attuare nella logica di razionalizzare l’uso degli immobili e di ridurre la spesa pubblica.
L’accordo che il sindaco è riuscito a stipulare con il legale della proprietà, avv. Giuseppe Giuffrida – un accordo che, secondo quest’ultimo, necessita ancora delle ultime limature – prevede che alle Orsoline vada una somma di quasi 54.000 euro, a copertura del canone per i primi quattro mesi di scuola, e cioè dall’1 settembre al 31 dicembre 2010. Altri 55.500 euro – pari a tre mensilità – saranno erogati per deposito cauzionale, mentre ulteriori 94.500 euro saranno versati come anticipazione di sette mensilità, in conto lavori. Cioè il Comune verserà questa somma in anticipo per consentire alla proprietà di effettuare i necessari lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza dell’ala abbandonata da qualche anno. Lavori richiesti dall’amministrazione ai quali, però, le Orsoline – dato il notevole credito che vantano – non sono in condizione di provvedere. Questo significa che, per i primi sette mesi, l’amministrazione non verserà il canone concordato che, salvo ulteriori ritocchi, ammonta a circa 13.500 euro mensili per l’affitto dell’ala tutt’ora in funzione, quella con ingresso da via dei Cordai 59, e a quasi 5.000 euro mensili per l’altra ala, somma che sarà versata solo quando la ristrutturazione sarà ultimata e lo spazio diventerà agibile. Il contratto prevede l’affitto per 6 anni rinnovabili e che, in caso di disdetta anticipata, il Comune dovrà rifondere alla proprietà le spese di ristrutturazione richieste per l’utilizzo a fini scolastici nel rispetto delle nuove normative. Intanto – come assicura l’assessore Rita Cinquegrana – quest’anno nessun allievo andrà nel contestato immobile di via Case Sante in cui, comunque, i lavori non sono ancora ultimati.
Insomma, una bella notizia per la città tutta. Una notizia che dimostra che le battaglie per le cause giuste pagano, e che l’amministrazione, di fronte a casi del genere, riesce a trovare soluzioni che sembravano impossibili. E di questo va dato atto al sindaco.