Creiamo prospettive per il futuro…
di Miriana Squillaci, foto Raúl Catalán
Che rabbia! Punta Bianca, decretata zona di interesse naturalistico dal decreto n° 37 del 13 Aprile 2011, 22 km circa dalla magnifica Valle dei Templi, è utilizzata da 58 anni come poligono da tiro dall’esercito italiano e dalla Nato.
Vedo i video realizzati dai volontari dell’associazione MareAmico che mostrano le esercitazioni militari e non posso credere ai miei occhi! Uno dei mari più belli ed azzurri della Sicilia è contaminato da chi, secondo lo Stato italiano, dovrebbe proteggerci: l’esercito!
Ma l’Italia non ripudiava la guerra ? E soprattutto, non tutelava il patrimonio storico, artistico e paesaggistico?
Art. 9 della Costituzione Italiana “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
Art 11 ” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Mi sembra chiaro che in questo Paese le parole restino appiccicate alla carta, molto lontane dall’essere applicate. Basta guardarsi intorno: il nostro patrimonio storico artistico cade a pezzi, le nostre spiagge, le nostre riserve marine, le nostre riserve naturali sono abbandonate all’incuria di chi non capisce che se sporca e distrugge il primo ad esserne danneggiato sarà lui, la nostra terra è costellata da basi ed armi americane che non vogliamo.
Potremmo vivere di turismo, invece moriamo disoccupati e malati di tumori!
È incredibile come nel paese con più siti UNESCO, ben 44 (molti dei quali proprio in Sicilia), gli archeologi e i restauratori non trovino lavoro. È incredibile che in Sicilia 46% dei giovani tra i 15-29 anni siano disoccupati quando potrebbero lavorare nel settore turistico se solo si investisse un po’ più in questa direzione.
Diciamo ai bambini che non bisogna litigare e rispettare la natura, da adolescenti insegniamo loro quanto sangue è stato versato per ottenere la nostra Carta costituzionale e poi, fuori dalle mura di casa, fuori da quelle aule, nei palazzi di potere, lontano dagli occhi indiscreti della nostra coscienza, scegliamo quotidianamente di fare il contrario: spendiamo 26,46 miliardi (dati 2012) in spese militari, utilizziamo le riserve naturali come poligono da tiro, vendiamo le spiaggia ai privati e sporchiamo le pubbliche, lasciamo che i beni culturali crollino; la storia e l’arte, in fondo, sono solo materie da studiare sui libri e niente di più….
L’Italia non sta affondando per colpa dell’Euro o della crisi, il lavoro non ce lo rubano gli immigrati, non votare non ci aiuterà a liberarci da una classe politica corrotta e priva di contatti con la realtà che la maggior parte degli italiani vivono.
La responsabilità è prima di tutto nostra! Smettiamola di girarci dall’altra parte, smettiamola di giustificare il nostro disimpegno con un “tanto non cambierà niente!” e riaffermiamo, al contrario, la nostra sovranità. Iniziamo a rivalutare il nostro territorio, a scoprirlo, ad amarlo e tutelarlo. Proteggiamolo prima da noi stessi e dopo uniamoci ed agiamo insieme, in rete, per proteggerlo dai meri interessi di potere. Organizziamo giornate di recupero dei territori e dei beni culturali, chiediamo l’affido dei beni abbandonati o confiscati, investiamo sulla conoscenza del nostro territorio, formiamo le nuove generazioni affinché possano vivere della ricchezza della nostra terra, affinché come dice Renzo Piano, i giovani vadano via per curiosità e non per necessità.
Liberiamo la nostra terra dall’oppressione militare e mafiosa, e facciamo si che i visitatori la ricordino per la Valle dei Templi (i cui templi greci sono conservati meglio che in Grecia stessa), per la Villa Romana del Casale, per le sue città barocche, per i suoi colori , sapori, odori, spiagge e campi e non per la sporcizia delle sue strade e spiagge, per la difficoltà di muoversi da una città all’altra, perché “grazie” al Muos il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti potrà aiutare i propri militari a comunicare meglio, a rischi della salute dei siciliani…