San Libero – 15

La musica gira bene su Internet (RealAudio, MP3, LiquidAudio e così via): per i ragazzi che fanno musica (ai miei tempi li chiamavamo capelloni) questo fatto è una manna, perché invece di perdere tempo soldi e culo appresso ai discografici puoi benissimo registrare il tuo brano, metterlo in un sito specializzato in rete e aspettare le lettere entusiaste dei primi fan e magari le prime offerte d’ingaggio. Buono per i suonatori, buono per internet, buono per gli ascoltatori (si fa per dire: io sono mozartiano; però rispetto i rumori altrui), buono per tutti insomma meno che per gli industriali dei dischi.
I musicanti, giovani e vecchi, hanno a che fare con la Siae: che è una gabella sì, ma tutela i loro interessi. Però qualche volta esagera: e d’internet per esempio non ha capito granché se è vero, come mi dicono, che chiede una tassa fissa ai gestori di siti anche per le musiche gratis e anche per pochi minuti. Così, se la Sant’Ilario Submarine Psycho-Rock Band vuole andare in rete non ci può andare: perché dove trova i soldi (il più anziano della band ha diciassette anni) per pagare, prima ancora di aver guadagnato una lira, la Siae? E, corrispettivamente, a mettere musica giovane in rete ci riuscirà forse www.pravettoni.com coi suoi fanfardi di dollari, ma mai e poi mai un sito il cui padrone e webmaster sia un semplice studente d’ingegneria. Uhm. La faccenda mi ricorda sinistramente i tempi delle prime radio e tv libere quando, dal fuoco d’artificio “libertario” generale, alla fine sbucò fuori l’unico che aveva i soldi, il Berlusconi.
Mi pare che bisogni stare in campana, qui sul web. Già è brutto avere fra i piedi i Berlusconi, non vorrei che fra poco arrivino pure i Webbusconi. Perciò penso che la Siae dovrebbe ristudiare un po’ la faccenda in modo che chi vuole mettere in rete musica di capelloni (per esempio www.rockit.it: che, non avendo i soldi, già ci sta rinunciando) lo possa fare.
(Mi dicono dalla regia che adesso il termine “capelloni” non si usa più. Strano. Sui giornali trovo ancora un sacco di parole dei miei tempi come “mafia”, “bombardamento” e “licenziare”).


JohnMitchell wrote:
<Je voudrais pouvoir bien comprendre cet E-zine. Est-ce-que quelqùun a la traduction? merci d’avance>