San Libero – 159

Non avrebbe basi statistiche, secondo le ricerche scientifiche più aggiornate, la “maledizione di Tutankhamon”: la maggior parte dei violatori della tomba del faraone – ha dimostrato un pool di archeologi australiani – è infatti vissuta tranquillamente fino a tarda età.
Una notizia del genere, d’altra parte, è completamente superflua: noi persone civili e illuminate naturalmente non credevamo neanche prima a queste sciocche superstizioni. Tsé!

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Sotto minaccia di gravi danni (“Girate questa mail a qualcuno, sennò porta sfiga”) siamo costretti a pubblicare la seguente mail:
< Berlusconi porta sfiga, ma tanta:
1) Va al Governo e subito comincia la recessione dopo anni di boom clamoroso. E contro le regole dell’economia: ovvero in presenza di bassi tassi di interessi e d’inflazione molto bassa.
2) Si dichiara vicino agli alleati americani, e subito tirano giù le Torri Gemelle.
3) Si interessa personalmente delle fioriere, delle mutande stese e dell’organizzazione del G8, scoppiano moti di piazza e ci scappa il morto. Non accadeva dai lontani anni 70.
4) Decide di spostare i voli da Milano a Roma Fiumicino e per la prima volta cade un aereo a Linate. E proprio sugli hangar!
5) Vicino alla sua villa di Arcore si scatena un tornado devastante che gli abitanti non ricordano a memoria d’uomo.
6) Il primo “pacchetto” dei primi cento giorni? seimila licenziamenti nel settore turismo (lui stesso ha licenziato un extracomunitario alle sue dipendenze: Terim).
7) Sostiene la Bossi-Fini per risolvere il problema dell’immigrazione, e si moltiplicano gli sbarchi di extracomunitari in Italia.
8) Sostiene con ottimismo la ripresa dell’economia, e in meno di un anno va a ramengo la massima industria italiana, la Fiat.
9) Proclama che con la finanziaria “farà qualcosa” per il Sud, e subito si risveglia l’Etna!
10) Diventa grande amico di Putin, lo invita a casa, gli dà qualche pacca da menagramo sulle spalle, e immediatamente riparte l’escalation del terrorismo in Russia .
11) L’avvocato Agnelli e la Fiat gli danno una mano per farlo eleggere e vedi come sono andati a finire il povero Avvocato e la Fiat.
12) Prende il cento per cento dei parlamentari in Sicilia e arrivano: una siccità che non si ricordava a memoria d’uomo; il terremoto a Palermo; l’eruzione dell’Etna (vedi sopra) e un paio di terremoti a Catania.
13) Subito dopo che ha vinto le elezioni cominciano i mondiali di calcio e l’Italia (che era una delle favorite) dopo vari arbitraggi scandalosi esce contro una squadra di merda come la Korea. Come se non bastass, e dopo anni, L’Italia rischia di non qualificarsi per gli europei (Ma vi ricordate come mai dopo la finale europea di due anni fa si dimise Zoff?).
14), 15), 16) … Ma che cosa succederà quando si arriva al numeno 17? >

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Savoia. Il governo ha fatto tornare i principi ma non i conti.

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Palestina-Israele. “Preoccupazione” di Amnesty International per l’imprigionamento (circa 180 in due anni) dei riservisti israeliani che si rifiutano di fare il servizio militare nei Territori Occupati per non contribuire alla violazione dei diritti umani. I membri dell’esercito israeliano che commettono gravi violazioni di diritti umani, come uccisione di bambini o altri civili non armati, bombardamento di aree densamente popolate o distruzione di edifici con persone dentro, non vengono invece – secondo Amnesty – portati alla giustizia e resi responsabili per i loro atti.
(Info: fabiocchi@inwind.it)
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Pianeta. Questo è l’ultimo secolo con un Polo Nord ghiacciato. Secondo l’Ufficio Metereologico inglese, i ghiacciai artici sono infatti destinati a sparire entro il 2080. Il fenomeno è causato principalmente dall’effetto serra, ormai per così dire ufficializzato (secondo il Times) dal rifiuto americano di sottoscrivere l’accordo internazionale contro l’emissione di sostanze anti-ozono.

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Tortura. Colpisce soprattutto uomini (87,6%), musulmani (51%) e cristiani (40%), diplomati o laureati (59,4%). Particolarmente a rischio: curdi e africani. I dati sono dell’associazione Medici contro la tortura (354 vittime curate tra il ’99 e il 2001) che denuncia: “Troppo silenzio su questo problema”.

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Afganistan. Davanti alla corte marziale (aveva bombardato per errore dei soldati amici) il maggiore Harry Schmidt si è difeso rivelando che, al momento dell’attacco, era sotto anfetamina per ordine del comando. Bombe intelligenti ma piloti drogati.

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Chitarre. “Everybody wants to rule the world/ Must be something we get from birth/ One truth is we never learn/ Satalites will make space burn”, “They say immigrants steal the hubcaps/ Of the respected gentleman/ They say it would be wine and roses/ If England were for Englishmen again”, “Remember Allende, and the days Before,/ Before the army came./ Please remember Victor Jara, In the Santiago Stadium”… Joe Stummer ha cantato contro la guerra, il razzismo e le prepotenze della storia. Se n’è andato proprio ora che “those Washington bullets are shooting again”. (shin.)

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Cronaca. Vittoria (Ragusa). I fratelli Alessio e Luana Rosapinta (20 e 24 anni) avevano prestato alla mamma 100 euri, che la signora non aveva potuto però restituire in tempo ai figli. I due giovani si sono dunque recati, armati, alla sua abitazione e ne hanno sfondato la porta a colpi di sscure. Immediatamente dopo hanno proceduto al pestaggio della madre, che è finita all’ospedale.
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Cronaca. Milano. Approvata dal comune la delibera che dà il via al processo di privatizzazione dell’acqua. La gestione verrà affidata ala società della Metropolitana Milanese. L’aria resta pubblica, per il momento.

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Cronaca. Reggio Emilia. Sequestrate dai bambini delle elementari di Arcete le statuine del presepe preparato nel cortile della scuola. Cartello: “Se rivolete indietro le pecorelle vogliamo: niente compiti per le vacanze e voti più alti. Ventiquattr’ore per accettare.”.

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Serena wrote:
< ciao Riccardo caro non condivido mica quello che scrivi (“bellissima e antica parola”) sui coatti, parola tuttora in uso a roma. coatto come uno de periferia, come uno che parla come magna, coatto come uno un po’ arrogante magari. fattone: uno che je piace drogasse, che me drogo e me lo rivendico pure. la frase in questione, mi pare una polemica esplicita contro i raves illegali, che a roma sono sempre stati organizzati da collettivi assai politici, vicini ai centri sociali. baci e grazie per il lavoro che fai >

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emme wrote:
< Incontrò un gruppo di operai e disse: “Sarò un presidente operaio”. Incontrò un’associazione di industriali e disse: “Sarò un presidente industriale”. Incontrò gli artigiani e disse: “Sarò un presidente artigiano”. Incontrò alcuni contadini e disse: “Sarò un presidente contadino”. Poi un giorno andò a visitare un carcere in Sicilia dove erano detenuti dei mafiosi. E disse:… (purtroppo non sono coperto dall’immunità parlamentare per cui lascio alla vostra fantasia decidere cosa disse, in ogni caso quest’ultima promessa l’ha mantenuta) >

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< Non ho capito se l’idea di Casarini al “Ministero della Dignità” era una battuta sarcastica, ovvero reale frutto del tuo convincimento. In ogni caso, hai scritto una gigantesca ed immonda cazzata! Guardando, leggendo e riflettendo su quanto Casarini dice, e fa, e scrive, e proclama (perché Casarini spesso proclama, e la cosa gli piace parecchio), mi vien da pensare che egli sia soprattutto un pallone gonfiato, innamorato perso di se stesso e del proprio presenzialismo, e che in perfetta buona fede (almeno questa gliela concedo) stia aiutando il signor Berlusca (e quelli come lui) a mantenere intatto il sistema attuale, basato cioè sulla legge del più forte/più furbo… Mi preme aggiungere che non mi sogno nemmeno per un istante di fare di tutta l’erba un fascio, e che quindi considero l’esperienza delle tute bianche, e a seguire quella dei Disubbidienti, interessante sotto molti punti di vista >

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rudy@rudybelcastro.it
< Care colleghe e cari colleghi,
in queste ore il mio pensiero va ad un caro amico morto ormai da più di nove mesi. Un amico scomparso nella terra di cui a Natale si festeggia la nascita di un Figlio a cui tanti portano devozione. Un uomo che aveva fatto dell’informazione il fine della sua vita e della tecnologia lo strumento per accrescere la conoscenza e la consapevolezza dei risultati a cui porta l’odio. In un Natale in cui sentiamo rombare in lontananza il motore di una guerra che si sta preparando è forse bene capire attraverso le immagini impresse su una memoria flash da quest’uomo perchè si dovrebbe desiderare la pace, anche nei nostri cuori. Buon Anno a chi crede e a chi non crede, a chi vuole trovare finalmente un momento di riposo, un contatto con la famiglia, a chi, nonostante tutto, vuole continuare a fare informazione per migliorare la propria vita e quella degli altri. >
(Bookmark: http://www.ciriello.com)

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alessandro.paganini@tiscali.it wrote:
< Con un anno secco di ritardo, il buon Duisemberg, massima autorità – o marionetta – finanziaria europea, ammette che l’euro ha portato l’inflazione. Ma l’inflazione non era sotto controllo? E quel poco di inflazione “fisiologica” non era colpa del sistema pensionistico e dei nostri favolosi aumenti salariali? Tra parentesi, l’INPS è in attivo nel biennio 2000/2001. Suonano sempre più irritanti gli spot che ci invitano a spendere spensieratamente. Improponibile la ricetta neoliberista che miscela guerra, corruzione, taglio dei diritti, saccheggio delle risorse pubbliche e ambientali >

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Persona dell’anno. La professoressa Emma Contarino di Giarre (Catania) che alla prima scossa leggera ha immediatamente attuato la procedura d’emergenza, tante volte provata e riprovata nella piccola scuola: bambini subito sotto i banchi, poi incolonnati ordinatamente e via in cortile. Dieci minuti dopo il tetto della scuola – alla seconda scossa – crolla: ma i centonovanta bambini sono tutti già in salvo all’aperto. Quando finalmente decidereremo di ricostruire l’Italia, ricominceremo – una volta ancora – da gente così.
(Ah: ma chi le costruisce, le scuole, in provincia di Catania?).

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E avanza cautamente un anno nuovo. Il vecchio da un lato fa orrore, perché è quello in cui per la prima volta, dopo Hiroshima e Nagasaki, i potenti della terra hanno annunciato di essere pronti a usare di nuovo la Bomba. Dall’altro è stato l’anno dei giovani, che da Porto Alegre a Firenze sono riusciti a riconoscersi come una generazione di affini in tutto il mondo. E questa è un’altra prima volta, la prima da trentacinque anni in qua.
C’è molto Sessantotto nell’aria, anche se non pare (ma neanche allora sembrava: il Sessantotto esplose). In più, i padroni hanno una cultura ormai post-rooseveltiana e feroce, che rimette all’ordine del giorno le tecniche di “soluzione finale” degli anni Trenta. In più, noi abbiamo l’internet.
Loro possono uccidere molto più facilmente, e molto più liberamente, dei padroni di prima. Noi possiamo coesionarci molto più facilmente, e molto più velocemente, dei compagni di prima. Non c’è più il “comunismo” (qualunque cosa volesse dire questa parola) a fare da contrappeso per loro e da zavorra per noi. Siamo liberi, e soli. Siamo – siete – una generazione.
Siete una classe dirigente, una delle possibili dell’Occidente. E l’Occidente, se si sprigiona, oggi per la prima volta ha le tecnologie per cambiare tutto per tutti. Non tradite.

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Quasi un promemoria
(ai ragazzi dell’Alba, 1992)

Scacciato dai padroni della terra
anche il ragazzo Michele molti anni fa se ne partiva
per città senza mare, schiavo
– come tanti prima di lui – dei vincitori
Se la Sicilia ha bandiera, non ha trinacrie alate,
non colori brillanti di baroni e di re.
Una zappa fangosa è il nostro unico stemma,
una valigia pesante, per le strade del mondo, il nostro regno.
Così per molti secoli. Antichi padroni di schiavi
e baroni feudali, “sorci” di Re Ferdinando,
e borghesi di “Talia”, notabili grigi di paese
e rozzi gerarchi neri, padroni dell’eroina e Cavalieri:
dalla Sicilia stessa in una ininterrotta catena
sortivano gli sfruttatori dei siciliani.
E così per molti anni. Di quando in quando
uno degli sfruttati gridava. Capi di ribelli organizzarono
– alle radici del tempo, sotto Roma – tre rivolte di schiavi:
Spartaco, loro fratello, lottò contemporaneamente a loro
che fecero della rocca di Enna la capitale degli schiavi.
Furono crocifissi. Re Federico, nel medioevo,
squartò e arse vivi a decine i servi della gleba ribelli:
fuggivano nei dammusi. Il conte
di Modica, signore di vita e di morte
dovette fuggire una volta dalla folla
– che pochi giorni dopo fu decimata – dei contadini.
Così passarono i secoli. Poi gli antichi baroni,
man mano che il progresso cresceva
e nuove cose venivano dall’Europa
si trasformarono – ma sempre
restando se stessi – in “galantuomini” e “civili”.
Arrivò Garibaldi: ma un’altra abile trasformazione
li mise per altre sette generazioni al riparo
dalla sete di vivere dei siciliani. Ed è passato il tempo
e i Cavalieri di oggi non sono affatto casuali:
catene infinite li legano alle radici
dell’ingiustizia arcaica, nata all’origine, su questa terra.

Neanche noi lo siamo. Dopo generazioni di sconfitti
le generazioni dei giovani sempre si sono riannodate
all’insaputa di tutti. Le bandiere rosse nei feudi
– Portella delle Ginestre, Turiddu Carnevale, Miraglia –
fiorirono sulla lunghissima catena.
Ed altro tempo è passato. Oggi i discendenti degli schiavi
hanno finalmente un ponte da attraversare:
possono forse vincere, dopo anni e anni,
se fantasia e ragione s’allargheranno dappertutto
a partire da qui. E questo è tutto. Nelle poche ore
e nelle cose modeste che ci tocca fare
c’è un concentrato antichissimo, grande, di lotte e di dolori
che ora vengono al nodo. Per questo esistiamo,
ora che una strana ironia – benevola, probabilmente –
affida ai deboli, agli sparpagliati, ai ragazzini
la sorte dei cavalieri e degli ultimi baroni.