Non indovinerete mai a che cosa ho lavorato oggi. Al progetto grafico di un giornale antimafia. Ma non siamo nel 1999? Ma non hanno appena santificato Andreotti? Certo. Ma statemi a sentire un momento. Qualche giorno fa, mi chiamano – “dica che è urgente!” – da Palermo. Palermo? Palermo. Ma non sono i compagni, il sindaco, gli imprenditori democratici e in genere la gente che conosco in Sicilia. È invece l’amministratore di un’associazione, un signore che non ho mai sentito fino a quel momento, che deve assolutamente incontrarmi perché “hanno deciso di fare un giornale contro la mafia” e qualcuno gli ha detto che io m’intendo di antimafia, giornali e robe del genere. Ha una fretta bestiale.
“Ma che tipo di giornale, esattamente?”. “Non abbiamo ancora deciso. Ci suggerisca. L’importante è si faccia presto. Vogliamo essere in edicola entro due mesi. Anzi non solo in edicola: a noi interessa soprattutto portare il giornale nelle scuole, fare discutere i giovani, rompere il silenzio”. Mi fanno i nomi di un paio di persone palermitane che conosco. Fissiamo un appuntamento urgente per il giorno dopo.
Il giorno dopo si presentano due signori cortesissimi, e a quanto posso capire abbastanza seri e motivati. Risulta che l’associazione che rappresentano è un gruppo ufologico. Questo gruppo, che ha sede in una cittadina del centro Italia, ha una piccola redazione che finora gli è servita per stampare un paio di riviste con storie di extraterrestri: avvistamenti, testimonianze, filosofie (sembra che gli extraterrestri siano piuttosto dediti alla filosofia). Guardo una delle due riviste. C’è una discreta inchiesta sulla mafia in Russia, abbastanza documentata; un paio d’interviste con personaggi autorevoli nel loro campo (l’ambientalista, il reporter di guerra, ecc. ); una serie di foto su avvistamenti di Ufo in Brasile; e una serie di box sulla necessità di unirsi agli sforzi degli extraterresti per salvare l’umanità, a loro (degli extraterrestri) avviso piuttosto bisognevole di tale sforzo. E che c’éntra la mafia? “Non ne sta parlando più nessuno. A noi piacerebbe dare una mano, fare la nostra parte. E poi, l’armonia dell’umanità… “.
Basta: mi sono affrettato a portare il discorso sul piano tecnico e a dirgli che avrei senz’altro preso in esame la loro proposta e che entro pochi giorni gli avrei fatto avere la prima bozza di gabbia in XPress 3. 3 e un paio di preventivi e via dicendo. E insomma, la gabbia gliel’ho appena finita di fare: ho bisogno di lavorare, e poi per l’antimafia io lavoro anche gratis. Però la sostanza è questa: che per fare un giornale antimafia, nel 1999, si devono muovere gli extraterrestri. Ai terrestri, non interessa più.