20 luglio 2004 n. 240
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Londra (Lloyds). Un mercantile europeo è stato sequestrato la settimana scorsa dai guerrieri di una tribù indigena sulla costa del Bugambi. Ne dà notizia l’Ufficio Affari Coloniali dell’Ammiragliato, che non esclude l’invio di una cannoniera per recuperare il comandante e l’armatore del bastimento, ancora prigionieri dei selvaggi. La nave, S/S Arnamour di Brema, trovatasi in difficoltà di macchina al largo di Bugambwala aveva comunicato ai nativi del luogo la propria intenzione di accostare per provvedere alle necessarie riparazioni.
Le “autorità” bugambesi hanno in un primo momento negato il permesso, spiegando che gli dei vietano che il sacro suolo del Bugambi sia contaminato da razze inferiori. In un secondo momento, tuttavia, gli stessi indigeni hanno invitato il comandate a scendere a terra “per parlare meglio”. Appena a riva, il capitano Schmidt e l’armatore Berdel sono stati però circondati da una folla di indigeni armati e minacciosi. Contemporaneamente altri nativi si impadronivano della nave catturando tutti coloro che si trovavano a bordo, compresi trentasette naufraghi raccolti in mare pochi giorni prima dal mercantile.
Secondo le notizie raccolte dal console inglese della vicina Malta, Schmidt e Berdel verranno “giudicati” dagli anziani del villaggio ma non rischiano, probabilmente, la pena di morte. Maggiori preoccupazioni per i trentasette naufraghi, rinchiusi in un recinto per il bestiame e guardati a vista da guerrieri armati; si ritiene che verranno venduti come schiavi ma, date le ben note costumanze dei Bugambi, non sono purtroppo da escludersi atti di cannibalismo ai loro danni. La nave, infine, è stata “sequestrata” dai maggiorenti locali che la ridurranno a pezzi per ricavarne chiodi e cordame.
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Italistan (da un viaggiatore). Non è buona educazione ficcare la gente dentro senza processo e chiuderla in un recinto per animali solo perché tale è il capriccio del sultano. Così ha deciso il consiglio degli ulema, chiamato a pronunciarsi sulla legittimità dei bizzarri decreti di Balabampur II, attuale reggitore del sultanato. “Queste leggi – ci ha detto in ottimo francese uno degli ulema – non sono conformi alla nostra tradizione, che è ospitale e umana: “Se il tuo vicino è perseguitato, che la tua tenda lo accolga e il tuo palmizio lo sfami”. Così dice il proverbio, sia lode ai nostri padri. Purtroppo questo sultano, che la rogna colpisca i suoi cammelli, nulla conosce della saggezza antica. I suoi consiglieri sono orbi, rozzi, tristi, scellerati e dementi ma egli, nella sua vanità, li preferisce perché servili. E così ci svergogna agli occhi di voi ferenghi”. “Ma se continuerà a comportarsi così?”. “Allora lo abbandoneremo in mezzo al deserto”.
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Deja-vu. Il corteo di autoblu fende la folla. Guardie del corpo, poliziotti. Poi arriva Lui. Vede la “ggente”, ferma la macchina e scende sorridendo. “Buuuffooonee!”. “Vergognati!”. “Viaaa!”. Risale sulla macchina e s’imbuca nel Palazzo. Monetine, però, stavolta non ne hanno tirate (“Tirargli altri soldi? Ma va’!” hanno pensato saggiamente i sanculotti).
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Memoria. Palermo, 19 luglio, Atrio Biblioteca Comunale ore 21, “Memoria e futuro in via D’Amelio: lo stato della lotta alla mafia/ lo Stato e la lotta alla mafia”. Rita Borsellino, don Ciotti, Umberto Santino, Giancarlo Caselli.
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Politica. Chi vince in Sicilia, vince dappertutto. Mani Pulite, a suo tempo, sarebbe stata inconcepibile senza il movimento antimafia e senza Falcone. Berlusconi ha vinto grazie ai sessantuno onorevoli siciliani. Scelba nel radicamento della Dc (fondata a Caltagirone) ha contato più di De Gasperi e il “siciliano” (elettoralmente) Andreotti molto più di Fanfani o Moro. Lo stesso Cavour, a suo tempo, sarebbe rimasto un brillante politico piemontese se non avesse avuto l’idea di sfruttare la fame di terra dei contadini siciliani., senza cui Garibaldi sarebbero finito come Pisacane. Per dire che il signor B. muore in Sicilia, e che il buon Follini somiglierà quanto volete a Henry Potter, ma i voti sono quelli di sempre e li prende laggù, fra Cinisi e Scordia.
L’autostrada di Palermo, che dalla città s’avventura verso l’aeroporto mafioso e i paesini di mafia, un paio di mesi fa era fiancheggiata da enormi cartelloni elettorali dell’Udc, monotoni e regolari come forche sulla via di Abilene. Su ciascun cartellone c’era un signore serio, vestito di nero e con cravatta nera,s e coi baffi. Guardava gli automobilisti da questi enormi cartelli, senza per niente sorridere, solennemente. Poiché tutto ciò era inserito in una grande cornice ovale – sullo sfondo blu scuro del cartello – l’effetto complessivo era di una serie di gigantesche foto di Caro Estinto che incombessero cupamente sull’autostrada nel sole meridiano. Insomma, a Milano non so, ma a Palermo non si stanno facendo troppe illusioni.
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I nemici del sud. I settentrionali che ne parlano male e i meridionali che ne parlano bene.
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Tonfa. La polizia in Argentina ha ammazzato un dimostrante e la cosa ha fatto scandalo perchè a far fuori il ragazzo è stato il nuovo micidiale manganello della Policia Nacional, detto “tonfa”. Si tratta di una specie di bastone da aikido giapponese, che può facilmente produrre lesioni letali. Tutti i giornalisti argentini, che pure hanno visto desparecidos, torture, dittature militari e chi più ne ha più ne metta, sono letteramente inferociti contro il ministro dell’interno. “Non si può tollerare che sotto un regime democratico la polizia venga mandata in piazza con questi attrezzi”.
Bene, la “tonfa” è stata introdotta in Italia (appaltata a una ditta di Chicago) dall’ex ministro degli interni di centrosinistra, Enzo Bianco. E’ stata sperimentata con buon esito (un centinaio all’ospedale per volta) a Napoli, sempre sotto il ministro Bianco, e a Genova, sotto il ministro successivo. Alla fine è stata (non da Bianco) abolita alla chetichella. Per Napoli i poliziotti tonfaroli sono stati appena incriminati e per Genova sono sotto processo. Il ministro no, gira felicemente per il centrosinistra, riscuote gran simpatia da tutti quanti e si è autorevolmente candidato o a riamministrare l’interno o a fare il sindaco della sua città, Catania. In quest’ultima veste sta raccogliendo adesioni di diversi partiti e vip del centrosinistra (mi auguro non di quelli antimafiosi) e dunque va seguito attentamente.
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No logo. “Senza schiavitù infantile” è il marchio richiesto al Congresso Usa dalla International Cocoa Initiative per tutti i prodotti messi in vendita dall’industria del cioccolato. Secondo il gruppo, che da anni si batte contro l’uso della manodopera infantile, in diversi paesi del Terzo mondo il cacao viene raccolto da bambini-schiavi e successivamente ceduto alle multinazionali americane ed europee, che il marchio costringerebbe invece ad effettuare i necessari controlli.
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Er Venticinque Luglio. “Giornale Radio. Sua Maestà il Presidente d’Italia e Imperatore di Nassirya ha accettato ieri le dimissioni di Sua Ecccellenza il cavaliere Benito Berlusconi. Sua Maestà ha conferito i pieni poteri al Maresciallo d’Italia Massimo Prodi. Onde evitare turbative all’ordine pubblico, la persona del cavalier Berlusconi è stata presa in consegna dai Regi Carabinieri. La guerra contro i cococò e i poveracci, a fianco dell’alleata Confindustria e con incossussa fede nell’alto destino delle privatizzazioni, continua. Nessuna recriminazione sarà consentita, nessuna manifestazione tollerata”.
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Pianeta 1. Convegno sul clima a San Rossore. Scienziati e metereologi da tutto il mondo. “Nel corso di questo secolo otto gradi in più di temperatura media sulla Terra”. “Mai verificatosi in 45 milioni di anni”. “Il pericolo principale per l’umanità”. Venti righe nelle pagine interne.
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Pianeta 2. L’anno scorso in Africa l’Aids ha ammazzato due milioni di persone. E’ una colonizzazione definitiva: non c’erano stati tanti morti in tutti gli ultimi anni messi insieme. In Cina, il governo ammette che l’Aids esiste e si va diffondendo; non fanno cifre ma il solo fatto di lanciare l’allarme è una novità inconsueta per il governo cinese (la Sars era stata coperta fino all’ultimo dalle autorità, e lo scienziato che smascherò le bugie è stato già mandato alla “rieducazione”). Nel mondo il 2003 è stato l’anno peggiore, con cinque milioni di casi in più, un continente perduto e un altro sotto attacco feroce. Quanto stiamo spendendo per portaerei e bombardieri? Quanto per medici e medicine?
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Religiosità. Kashmir. Un gruppo di separatisti islamici ha rapito una ragazza di quattordici anni a Srinagar e l’ha rilasciata dopo averle tagliato orecchie, naso e lingua. Il motivo è il sospetto “collaborazionismo” della ragazza verso gli indù.
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Libertà. New York. Vietata l’affissione di un grande manifesto pacifista a Times Square (“La democrazia s’insegna con l’esempio, non con con la guerra”) con la motivazione che “offende la morale comune”.
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Economia. Germania. Allungato a parità di salario, grazie a uno spontaneo accordo coi lavoratori, l’orario di lavoro alla Siemens. Nelle fabbriche-modello di Bocholt (cordless) e Kampf Lintfort (cellulari) si lavorerà non più trentacinque ma quaranta ore alla settimana, senza che ciò comporti alcun aumento di retribuzione per i dipendenti. Lo storico accordo, che segna un’inversione di tendenza rispetto alle 35 ore ottenute dai sindacati nell’85, viene guardato con interesse da tutte le forze sane e produttive europee (da noi Repubblica ha già cominciato la campagna per le quaranta ore). Esso è stato possibile grazie alla geniale strategia del supmegamangr Siemens, barone Heinrich von Pierer, che ha annunciato la prossima chiusura di numerosi reparti, il licenziamento di duemila dei quattromila dipendenti e lo spostamento delle due fabbriche in Ungheria o in Valacchia. A questo punto i lavoratori hanno accettato con spontaneità ed entusiasmo di lavorare di più venendo pagati come prima.
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Brevetti. Microsoft ha recentemente brevettato, in America, me e te. Tecnicamente si tratta di “un metodo e un apparato per la trasmissione di energia e dati sfruttando il corpo umano” sfruttando la conducibilità elettrica del corpo umano, su cui si può dunque installare un network di computer opportunamente progettati, e naturalmente dotati per obbligo di software Microsoft.
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Standard. Accordo fra le principali multinazionali del settore (Microsoft, Intel, Sony, Warner e Walt Disney) per la copiabilità fisica dei dvd: un nuovo Advanced Access Content System permetterà di registrare su computer i film e farne delle copie. Il sistema verrà adottato solo a partire della prossima generazione di dvd, di cui però lo standard non è stato ancora definito, e chissà quando lo sarà.
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Privacy. Il trenta per cento delle aziende Usa, fra cui la maggior parte di finanziarie e assicurative, secondo un sondaggio Forrester Research controlla regolarmente le e-mail dei dipendenti. Il motivo è che questi ultimi forniscano senza volerlo informazioni legali ma utilizzabili dall’antitrust o dal fisco.
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Cronaca. Mazara del Vallo (Tp). Vietata dalla Capitaneria di porto la balneazione a causa dell’avvistamento di un enorme esemplare di democristiano che si sarebbe avvicinato con le fauci spalancate fino a sfiorare l’imbarcazione di alcuni pescatori. Il divieto interessa il tratto di mare che va dalla frazione di Torretta Granicola fino a Marinella di Selinunte.
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Cronaca. Capalbio. E’ morto per una “distrazione” del suo padrone un cane abbandonato all’interno di un’auto parcheggiata sotto il sole. Si tratta di un samoiedo, una razza di cani da slitta. Il padrone non si era ricordato di aver lasciato l’animale nell’auto, e se n’era andato tranquillamente alla spiaggia. Lo comunicano ufficialmente i carabinieri. Il proprietario è stato denunciato per maltrattamenti.
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Cronaca. Bagdad. Sono morti per una “distrazione” di Blair alcune migliaia di occidentali e iracheni abbandonati ai bombardamenti o al terrorismo all’interno dell’Iraq. Il leader non si era accorto che le armi di massa non c’erano e aveva fatto tranquillamente l’invasione. Lo comunica ufficialmente il MI5. Il proprietario non è stato denunciato.
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Cronaca. Civitavecchia. Un ragazzo di diciotto anni schiacciato per errore da un camion che è passato sopra la scatola di cartone dentro la quale il giovane, fra un cassonetto dell’immondizia e un camion in sosta, si era accucciato per ripararsi durante la notte. Fra i resti ormai irriconoscibili del ragazzo è stato trovato un biglietto con l’indirizzo di un centro di solidarietà verso cui il giovane era probabilmente diretto.
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Claudio wrote:
< Adesso il Cavaliere deve vedersela coi democristiani incazzati… Buon per lui che è la reincarnazione di De Gasperi, altrimenti avrebbe dovuto rimpiangere i communisti!! >
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Francesco (Milano) wrote:
< Stimato sig. O., le faccio notare che il lavoro interinale è stato introdotto proprio da un governo di centro sinistra (grazie all’allora min. del lavoro Tiziano Treu). Ricordo inoltre che due sindacati *di sinistra* su tre, si sono trovati d’accordo col signor B. sulle riforme del mercato del lavoro (*mercato del lavoro*! che espressione immorale, non trova anche lei?). Ricordo infine che circa un anno fa i partiti di centrosinistra, insieme ai tre principali sindacati di sinistra, aiutarono in modo determinante confindustria e governo del signor B. a far naufragare un referendum che avrebbe esteso a tutti i lavoratori le tutele previste dall’ormai famoso articolo 18. Già da ora possiamo capire cosa farebbe un eventuale governo di centrosinistra; già da ora so che non lo voterò mai >
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Rosario (Palermo) wrote:
< Circa le donne che riprendono la parola in internet. Tutte le donne? Ma la finiamo con queste irrazionalità sociologiche (e a braccio)? Quanto ne conosci, compreso te? Le donne che si liberano, che non sono solo umori o che sono sesso e umori ma liberati e non oggetti sessuali… Me ne vado da questo eterno “68”; me ne vado da questo irrespirabile vittimismo; me ne vado da questo femminismo che mi irretisce – dico personalmente, perchè io sono uno e non tutti gli uomini… E approdo in terre dove donne da rispettare (e che mi rispettino) mi accolgano come amiche ed amanti, piene di femminilità (o di questo è peccato parlare?), senza desiderio di farmi territorio di conquista o uomo al guinzaglio, senza ridurmi a marito o compagno della mantide da spolpare al momento opportuno, etc. Sull’antropologia del femminile, pur rischiando qualche deriva fascio-maschilista, il discorso dovrebbe riaprirsi con onestà, trasparenza e volontà di essere ancora in viaggio gli uni verso le altre e viceversa… Perchè ci si libera (se ci si riesce) in due. (post s.: e non per vendermi alla migliore offerente: da maschio sciovinista oò cucinare, stirare, ordinare, pulire, cucire bottoni… Ah, forse riesco a fare anche all’amore ma in verità non me lo ricordo più tanto. Ma lo sogno con visionarietà felliniana. Perchè – Brancati docet – da “ingravida balconi” amo più ciò che ho immaginato che quello che ho scoperto >
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MrMax wrote:
< caro riccardo stai proprio invecchiando e nemmeno te ne accorgi, non sei più graffiante come una volta o hai paura di essere querelato? >
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By Till Neuburg (“Cose buone dal modo”):
Viale delle Industrie a Monza non è un’autostradina, ma ne ha quasi le dimensioni XXXL. Tre corsie per ciascuna delle due direzioni. In mezzo niente guard rail, ma una striscia d’erba bella larga, forse 10/15 metri.
Oggi, su questa interfascia di vita vegetale, da lontano vedevo un gran movimento. Più m’avvicinavo, mi resi conto che era un gregge di pecore.
I rari greggi intorno a Modacity, mi fanno sempre un effetto strano. Roba fuori tempo massimo. Come vedere un art director che sa fare i lay out col pennarello (e non solo con la pantegana), un informatico informato o un barista meneghino che ti dice buongiorno.
Beh, vedevo quelle bestie trotterellare allegre, ma tutte belle decise. Saranno state una trentina. In mezzo a loro, in prima fila, una capretta. Qualcuna si fermava ogni tanto per una sveltina con un ciuffo d’erba. Ma il happy minute durava poco. Le altre belavano un eddaie! spazientito.
Naturalmente cercavo subito il cane. E il suo capufficio col bastone.
Ma non c’era proprio nessuno, né guide line baubau, né responsabile per le risorse disumane. Mi fermai apposta sul lato per vedere dov’era il Mister.
Mistero.
Quel dreamteam in pura lana extrazozza stava scappando. Senza panico, ma determinato. Si vede che s’erano rotto le palle a subire tutti quei pomeriggi di giorni col cane, a dover sempre stare schiacciate l’una contro l’altra come nella metrò alla malora di punta. Quel vialone, lungo qualche km, l’ho fatto su e giù due volte. Cercavo la maggioranza silenziosa di quei ovini drop out.
Niente.
Ciò poteva dire alcune cosette:
1) la loro emigrazione non era improvvisata; se ormai s’erano già allontanate così tanto dalla tribù, dovevano essere belle decise;
2) se persino gli esseri che belano sui prati riescono a mollare il gregge e cambiare rotta, forse potremmo riuscirci pure noi – che ora facciamo al massimo beeeh negli stadi, dalla De Filippi, davanti al commercialista;
3) forse anche gli umani incazzati dovrebbero individuare delle astute caprette tra loro – che è un’animale di poche pretese, testardo, intelligente, di buona compagnia; che non fa sempre saltelli di gioia ma sa anche prendere a cornate chi non la lascia pascolare; non illudiamoci però: le nostre caprette non le troviamo tra gli opinionisti, i gazzettari, i lider maximi e minimi che ruminano in loop al costanzosciò o dal vespa tereso.
Quelli che belano in quei posti, sono solo caproni.
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Promemoria
< Ce ne andammo con una
luna molto piccola e la marcia
fu assai faticosa; lasciammo
molte tracce nel canalone dove
eravamo, vicino al quale non c’è
nessuna casa ma solo orti di
patate irrigati da piccoli canali
che attingono acqua allo
stesso torrente. Alle 2 ci
fermammo perché era inutile
proseguire. Il Chino diventa
un vero impiastro quando
bisogna camminare di notte >
[ernesto guevara]
* * *
< Spero di tutto cuore che mi
assolverete, non mi diverte l’idea
di andare a fare l’eroe in prigione,
ma non posso fare a meno di
dichiararvi esplicitamente che
seguiterò a insegnare ai miei
ragazzi quel che ho insegnato
fino a ora. Cioè che se un ufficiale
darà loro ordini da paranoico
hanno solo il compito di
legarlo ben stretto e portarlo
in una casa di cura. >
[don lorenzo milani]
* * *
< Poiché alcune volte, poche invero e di
rado, accadeva che gli indiani, con giusta
ragione e santa giustizia uccidessero dei
cristiani, questi decretarono che per
ognuno dei loro ammazzati si
mettessero a morte cento indiani >
[bartolomé de las casas]
* * *
< Non saremo più polvere che
scivola silenziosamente, nel
sogno di coloro che dormono
e minacciano di svegliarsi…
Siamo noi ad esserci svegliati,
il sogno è nostro >
[movimento ’90, palermo]
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“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava)