19 aprile 2005 n. 280
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Stefani. Il Presidente del Consiglio dei Ministri e Capo del Governo cavalier Silvio Berluschini ha lasciato ieri la Capitale per località imprecisata.
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“Italiani!” …crrr crr.. ccraaaa… (Qua la radio ha cominciato a emettere crepitii e non s’è potuto sentire altro).
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“Io in realtà sono sempre stato uno di sinistra”. “Quel mascalzone! L’ho sempre detto che doveva finire così”. “Io di nascosto sentivo Radio Santoro…”. “Forzista io? Forzista sarà lei!”. “Mai visto, mai conosciuto”. “Io? Io mi ero iscritto perché ho famiglia”. “Ma ora che fanno, arrivano i comunisti?”. “Non rivanghiamo il passato”. “Eh, a lui mica glielo dicevano come andavano veramente le cose”. “Eh, se non avesse fatto la guerra…”. “Berlusconi chi?”.
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“Oberkommando Padanien – Achtung/ Avviso
Alkuni Ufiziali e soldati del Governo Italiano si hanno rifiutato di mantenere Giuramento al loro Capo Berluschini e al grande alleato Padanico che combattono contro Communismo, Frocismo, Europismo e Islamismo!
Questo rifiuto è:
TRADIMENTO!
Tutti Iscritti di Udc, Dc, An, Cdu, Cc e altri Reparti deve subito presentare entro ventikuattrore al più vicino Kommando Padanico aut Forzista per inquadrare in nuovo Governo Forzista Repubblicano.
Ogni uno non si presenta sarà Fuzilato! Tutti chi si presenta sarà compensato con grado in nuovo Partei und Lire Mille!
Italiani traditori kaputt! Italiani buoni con Grande Padania fino alla Vittoria!”
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“Le donne non ci vogliono più bene
perchè portiamo la camicia verde
Ci dicono che siamo da catene
ci dicono che siamo delle merde
Chi se ne frega! come fidanzata
abbiamo la Padania liberata…”
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Boatos 1. Governo “tecnico” di Montezemolo della Confindustria? Governo “instituzionale”, alla Casini?. Elezioni, centrosinistra, ma poi l’Udc al posto di Rifondazione? Boatos ne girano tanti, e tutti hanno in comune il timore – essendo ormai Prodi troppo “estremista”, e sostenuto da estremisti peggio di lui – che il crollo di Berlusconi porti con sé quello della classe imprenditoriale, che governa totalitariamente l’Italia ormai da tredici anni. L’atmosfera ricorda un po’ quella della crisi del 1860, quando cascò il premier Franceschiello e c’era il rischio concreto che al posto suo salissero i garibaldini. “Qua, se non ci siamo noi, questi ti combinano la repubblica – disse allora qualcuno – Bisogna che tutto cambi, perché tutto resti com’è”.
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Boatos 2. Ormai è sicuro, si va alle elezioni. Hanno già stampato venti milioni di bandane con scritto “Forza Italia”: saranno distribuire per posta a tutti gli elettori.
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Festa. Fascisti e nazisti non parteciperanno alla festa del 25 aprile con Ciampi a Milano. Lo hanno confermato sia il quadrumviro La Russa di An (ex Msi, ex Pnf) che l’Obersturmbrianzenfuerer Salvinen della Lega. “Quel giorno avrò di meglio da fare” ha dichiarato il primo. “Ach! Ke ciazzekken der Grosse Padanienbewegung – ha dichiarato il secondo – mit Strumental-Retoriken-Fest von diesem alten Turd von Ciampi?”. Meno male, così noi italiani potremo farci la nostra festa in santa pace.
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Papi 1. “Purché ora non arrivi un altro papa bello e mediatico come Woytjla che va in giro a vendere false dottrine economiche tipo cancellare il debito del Terzo Mondo” (Edward Luttwark, all’Ap).
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Papi 2. Ciò che realmente si teme non è il papa progressista ma il Concilio Vaticano Terzo.
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Diritti umani. Condannati dall’Onu Cuba e Israele, per le rispettive violazioni verso dissidenti e palestinesi. Condannata dal Parlamento europeo l’Italia, per le espulsioni collettive di emigranti che, oltre a essere illegali, hanno causato un numero altissimo di vittime umane. Almeno un centinaio di emigranti, respinti nel deserto (grazie agli accordi Berlusconi-Gheddafi) dai militari libici, sono morti di sete e di stenti mentre cercavano invano di tornare nei paesi di provenienza.
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Cinema. “Submission”, di Theo van Gogh, denuncia i drammi della condizione femminile in gran parte dei Paesi islamici. Per questo motivo il regista è stato assassinato in Olanda da un fanatico religioso. Il film, “per motivi di ordine pubblico”, è stato rifiutato in tutta Europa dai vari distributori: per vederlo s’è dovuta aspettare una proiezione speciale organizzata in Parlamento dall’onorevole leghista Eduard Ballman. Ringrazio Ballman per avere contribuito, sia pure per motivi suoi, alla libertà d’espressione. E’ deplorevole e vergognoso, per la società civile italiana, che si sia dovuto aspettare un leghista per vedere questo film. Cedere alla prepotenza e al fanatismo non è antirazzismo ma vigliaccheria.
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Copyright. Un maestro di yoga californiano, tale Choudhury, ha inventato una serie di posizioni yoga (“asana”) che dovrebbero permettere una maggiore interazione fra il sè del discepolo e il karma cosmico, o qualcosa del genere. Alcuni altri maestri l’hanno adottata per le loro meditazioni. E subito Choudhury gli ha fatto causa: “Ehi, pagate la royalty! L’ho brevettata, io, la posizione!”. La Corte (Federal Court of S.Francisco, Judge Phyllis Hamilton) gli ha dato ragione: effettivamente -ha concluso – è un po’ inconsueto brevettare una meditazione yoga, ma se si brevettano le idee alla base di un software non si vede perché non si può brevettare tutto il resto. E il Vangelo? Per ora è ancora copyleft, e quindi si può pregare gratuitamente: ma bisogna vedere che ne penserà il nuovo papa, una volta che il meccanismo s’è messo in moto.
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Roma, XI Kal. Apr. (dal corrispondente). Reparti in armi delle legioni XI Claudia, XXX Ulpia Traiana e III Cyrenaica unitamente a un reparto di formazione della coorte IV Praetoria sono sfilati stamane lungo via dei Fori Imperiali in occasione del duemilasettecentoventiseiesimo anniversario della fondazione del comune. I militari, benedetti al termine della sfilata dalla Dea Roma (Mazzocchia Silvia da Alatri), rappresentano – secondo il console C. Val. Veltronius – “la risposta del popolo romano a coloro i quali dalle nebbie boreali pretendono minacciare l’unità degli italici e la maestà di Roma”.
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Fascisti 1. Dopo Borsellino, Fini ha tradito pure Calipari. Del primo non si poteva parlare perché dava fastidio a Berlusconi. Del secondo, perché dà fastidio a Bush. L’Italia, l’antimafia? Prima la poltrona.
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Fascisti 2. “Cumpagnu, che dice a’ lotta? Continua?”. “Sempre continua, prufissuri! E da voi, che fa la fiamma? Brucia ancora?”. Il professor P. era un fascista del mio paese, d’una ventina d’anni più anziano di me. Ogni volta che c’incontravamo in piazza: (quando tornavo giù: ogni settimana, e poi ogni mese, e poi ogni due o tre) ci salutavamo così, un po’ per sfotterci un po’ per malinconia. L’ultima volta che l’ho visto è stato quando Berlusconi ha vinto le prime elezioni, quelle del novantatré. “Cumpagnu – voce rauca, oramai – che fa la lotta? Continua, eh?”. “Prufissuri, sempre luttamu: e a’ fiamma che dice? Certu, ora che vincistivu vui…”. Lui c’è rimasto a pensare: “Iddu vinciu, Berluscuoni, no io. Nuiautri fascisti, sempr’i stissi semu…”. E se ne andò, dignitoso.
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Nasdaq. Il 28 per cento dei clienti Wind i-Mode scarica immagini porno sul telefonino. Il 27 per cento scarica suonerie, giochi e sfondi.
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Madrid. Il governo ha approvato la restituzione alla Catalogna degli archivi del Governo autonomo (Generalitat) catalano confiscato dai franchisti durante le guerra civile.
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Europa. Il commissario europeo per l’economia Almunia ha annunciato che lancerà una procedura contro il deficit eccessivo dell’Italia, si tratta questa volta dei bilanci 2004 e 2003. Eurostat rifiuta di confermare le stime del Governo Italiano, che ha valutato il rapporto deficit-pil rispettivamente al 3 e al 2,9 per cento. (t.gand.)
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Sud. Diminisce la spesa sociale nelle città dell’Italia meriionale: Napoli -11,5 per cento, Catania – 12,2 per cento, Reggio Calabria -34, Caserta -78. Contemporaneamente torna a crescere l’emigrazione: centotrentamila giovani siciliani si sono trasferiti nord nel solo 2002.
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Cronaca. Palermo. Due cinesi arrestati per mafia a Punta Paisi. Secondo i carabinieri, stavano cercando di introdurre in Sicilia l’organizzazione di una cosca mafiosa cantonese. Per fortuna sono stati individuati in tempo.
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Cronaca. Roma. Cappuccino e cornetto a un euro e ottanta (tremilacinquecento lire).
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Cronaca. Milano. Condannato al risarcimento, dal giudice del lavoro, l’editore di un famoso settimanale per dieci anni di mobbing nei confronti di una redattrice. Quanto la persecuzione – per ragioni politiche, e anche di antifemminismo – fosse pesante si evince dall’entità del risarcimento: trecentomila euri. L’editore è Mondadori. Il nome del famoso periodico, una volta di inchiesta e ora di propaganda, non compare da nessuna parte.
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Cronaca. Geddah. Curerà le pubbliche relazioni del principe Abdussalam Al-Wahabi, cugino del re dell’Arabia Saudita, Aimi’l Al-Fedeh, l’ex addetto stampa di Berlusconi recentemente immesso sul mercato assieme al 16,7 per cento delle azioni Mediaset. Vespa è stato acquistato dalla famiglia Escobar di Medellin, Bondi da un oligarca della Siberia Occidentale (Vishinskij), Baget Bozzo dallo sceicco Omar come esperto di fatwe a basso costo. Il sultano del Brunei s’è aggiudicato uno stock di tre pullmann di veline. Ferrara non l’ha voluto nessuno perché consuma troppo.
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Memoria. Un monumento a Mario Scelba, discusso ministro degli interni negli anni cinquanta, è stato decretato a Caltagirone sua città natale. Sotto Scelba si ebbero numerose vittime nel corso di manifestazioni di piazza, per lo più contadini uccisi a colpi d’arma da fuoco dalla polizia. Eccone un elenco, non completo.
Messina, 7 marzo e 6 giugno 1947, due operai e tre disoccupati uccisi; Roma, 22 aprile 1947) un numero imprecisato di dimostranti uccisi; Corato (Bari), 18 novembre 1947, tre manifestanti uccisi; Canicattì (Agrigento), 22 dicembre 1947, tre braccianti; Cerignola (Bari), 8 febbraio 1948, cinque lavoratori; S.Ferdinando di Puglia (Foggia), 11 febbraio 1948, cinque contadini; Modena, 13 luglio 1948, sette persone uccise; Tricarico (Matera), luglio 1948, tre lavoratori; Campagna Ferrarese (Ferrara), 4 giugno 1948, tre contadini; Melissa (Catanzaro), 31 ottobre 1948, tre braccianti; Montescaglioso (Matera), 14 dicembre 1948, due contadini; Modena, 9 gennaio 1950, sei operai uccisi; Celano (Aquila, gennaio 1950, due contadini; Adrano (Catania), 17 gennaio 1951, un bracciante ucciso; (Ferrara), 18 gennaio 1951, tre contadini uccisi; Mussomeli (Caltanissetta), 17 febbraio 1954, tre donne uccise; Barrafranca (Enna), stesso giorno, un bambino.
In complesso si può dire che in Italia, all’inizio della Dc, c’era più libertà di manifestare che in Ungheria o in Cile ma meno che in Venezuela o in Polonia. Poi, fortunatamente, la situazione è cambiata. Ma non è un motivo per farci pure i monumenti.
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Inchieste. Antonio Mazzeo, Storie di mafia, politica e affari nella provincia di Messina. Dieci anni fa il collaboratore di giustizia Pino Chiofalo delineava le contiguità esistenti nell’hinterland di Barcellona Pozzo di Gotto tra poteri criminali, istituzioni, imprenditori e politici. Una guerra di mafia si concludeva con l’ascesa di un’organizzazione che assumeva il controllo politico ed economico di buona parte della provincia. Le origini e i protagonisti di una mafia tra le più potenti ed eversive d’Italia.
Boomark: www.terrelibere.org
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Giornalismo. Mentre i giornalisti perbene si occupano aulicamente di governi e di papi, nella lontanissima Sicilia qualcuno fa inchieste su storie più volgari: inquinamento, mafia e roba così. Dei giornalisti di “lassù” non se ne accorge nessuno eccetto, da Milano, Mimmo Lombezzi. Ed ecco cosa scrive Lombezzi, non al sindacato dei giornalisti che ormai non c’è più ma al sito dei giornalisti, il Barbiere della Sera:
< Buone notizie per il giornalismo! La bandiera dell’inchiesta in Sicilia, abbandonata dalla maggior parte di noi televisivi (salvo “Report”) è stata raccolta da Farid Adly. Giornalista di origine libica, esperto di relazioni arabo-europee, fondatore dell’agenzia-stampa Anbamed 3, Farid ha firmato molte iniziative a difesa dei diritti umani (ad es.la campagna in Italia contro l’esecuzione capitales di Safiya che 3 anni fa rilanciai su Italia1 con la collega Sabina Fedeli). Farid vive, insieme alla famiglia, ad Acquedolci in provincia di Messina. Dopo aver denunciato in una trasmissione tv lo scempio ambientale è stato accusato dagli amministratori di aver infangato il nome del paese e ora è entrato nel mirino della mafia. Venerdì 15 alle 21 ci sarà una manifestazione per lui sulla piazza del paese >
E si apre il dibbattito fra i “giornalisti”. Vediamo:
< Quanti stereotipi! Il minoritario, la mafia, la coraggiosa denuncia, la collusione con gli amministratori, il falso patriottismo, l’alta professionalità del giornalista, il silenzio che lo circonda, il popolo mobilitato…! ‘Sta roba è così perfetta che è persino difficile da credere. A volte scriviamo robe che sembrano fumetti. E molto spesso, infatti, lo sono >
In altre parole, il giornalista minacciato s’è inventato tutto. L’apodittica affermazione, espressa da uno che, assunto per meriti aziendali, se ne sta col culo al sicuro dietro una bella scrivania, naturalmente non è firmata ma affidata a uno pseudonimo (“Lapis”). Seguono un paio di tira-e-molla e di signora-mia. Lapis accusa Adly di essere un losco personaggio, visto che è diessino e inoltre immigrato libico. Infine il giornalista minacciato, chiamato in causa, interviene:
< Ho fatto semplicemente quello che un giornalista dovrebbe fare: andare a vedere, fotografare, consultare archivi, chiedere alla gente del posto, contattare le associazioni ambientaliste ecc… e riferire. Ne è venuto un quadro desolante. Un paesino 5.500 anim, col 42 per cento dei giovani disoccuapato, siti archeologici unici in Europa ma turismo niente e invece discariche abusive a cielo aperto. Io non ho nessuna intenzione di stare zitto, altrimenti sarei rimasto in Libia. Non sto sfidando nessuno, semplicemnte voglio lavorare in sicurezza e alla luce del sole >
Risposta di Lapis:
< Spero che anche tu non sei entrato nel novero dei “professionisti dell’antimafia”: spero, cioè, che non ci marci. E ti assicuro che di gente che ci marcia ce n’è tanta. Dì ai tuoi amici, come quello che ha iniziato questa musica, che la prossima volta la raccontino tutta >
Risparmio ai lettori il resto del dibattito, degno di un circolo dei nobili degli anni Cinquanta. Fatto sta che nel medesimo dibattito si ritrovano tranquillamente il giornalista minacciato dai mafiosi e quello (che millanta di “essere stato comunista” e di aver scritto sull’Unità) che invece “nente vitti e nenti sacciu”. E questo su un sito democratico, come siamo abituati a considerare il Barbiere.
A me questo sembra francamente un po’ eccessivo. Non pretendo che i siti democratici denuncino i casi di giornalismo imbavagliato (il Barbiere è un bel pezzo che non lo fa più) ma mi piacerebbe che almeno evitassero di confondere cazzi e lanterne, immergendo tutto e tutti in un bel clima rassicurante di “dibattito” fra gente che se ne sta in salotto a cinquemila euri al mese e gente che sta nel buco del culo del mondo ad aspettare una revolverata. Per Lapis, niente di strano: è il suo mestiere, non di giornalista ma di propagandista (in questo caso, anche dei mafiosi) pagato. Per i colleghi che gestiscono il sito del Barbiere, invece, è un atto altamente deplorevole che implica un inconsapevole adeguamento, da parte loro, all’etica dell’infotainment berlusconiano.
Aspetto risposte. Nel frattempo, ovviamente, sospendo la mia iscrizione al Barbiere della Sera.
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Toti Domina wrote:
< “La vittoria di Nichi Vendola – ha detto Claudio Fava (Ds) – è un presagio particolarmente felice di ciò che potremo realizzare in Sicilia se ne avremo il coraggio: una proposta politica forte, coerente nelle alleanze, radicale nei valori politici …”. Ma perchè non avete avuto questo coraggio a Catania? In Puglia hanno avuto coraggio, a Catania vi siete allineati a Bianco e a Ciancio! >
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Non c’è paragone fra la coerenza dimostrata da un Vendola e quella di politici “radicali” siciliani come Fava o Orlando. Perciò la sinistra in Puglia va al governo con tutti i suoi valori civili e morali e in Sicilia si affida miserabilmente a un manganellatore amico degli americani (e di Ciancio) come Bianco. Il braccio destro di costui, un barone universitario da poco uscito da Forza Italia, è coordinatore dell’Ulivo per la Sicilia: con l’acquiescenza colpevole di Fava e Orlando. (r.o.)
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Strike_Anywhere <anti_flag@virgilio.it> wrote:
< Volevo informarvi della mia decisione di fondare un canale irc (ospitato sui server di irc.azzurra.org) relativo alla catena di san libero, un modo per ritrovarsi, discutere e parlare in tempo reale con tutti i lettori della e-zine. Il canale che ho creato è #catena, raggiungibile tramite qualsiasi client irc oppure via web, da: webchat.azzurra.org/irc.cgi, e da qui scegliendo nick e nome del canale >
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ilpiazza@inwind.it wrote:
< Perchè non segnali lo spettacolo che Bebo Storti e Renato Sarti stanno portando in giro nei teatri, sul naufragio al largo della Sicilia di una nave con quasi 300 persone, tutte morte? Ne ho parlato nel mio blog >
Bookmark: solarianews.splinder.com
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gandini@wema.it wrote:
< I repubblicani sono già preoccupati è nato un comitato di propaganda “stop her now” contro Hillary Clinton, buon segno >
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Carmine wrote:
< Ti prego, almeno tu… ricorda a tutti che Wojtyla ha inviato una benedizione apostolica speciale a Pinochet e che Sodano, all’epoca nunzio apostolico in Cile, ha ricevuto la Croce al Merito della Repubblica Cilena sempre da Pinochet >
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gennarosab@virgilio.it wrote:
< Sono un giovane studente universitario della provincia di Napoli, mi chiamo Gennaro. Vi scrivo perchè nella nostra cittadina abbiamo da poco inaugurato una sezione della Sinistra Giovanile, di cui sono stato nominato delegato, e spero che anche voi possiate darci una mano in questo nuovo cammino, magari segnalandoci tutte le iniziative, manifestazioni, petizioni, campagne, ecc. che possono interessarci! Vi ringrazio fin d’ora per la vostra cortesia >
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simaf@libero.it wrote:
< Perchè tanta acidità nei confronti di Roberta Torre? “Tano da morire” fu un’operazione originale e dissacrante, di pochissima spesa. A volte una risata colpisce più di una pallottola. Simona Mafai >
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Alexis Kilismanis <akilis@otenet.gr> wrote:
< Il consiglio comunale di Itaca, su proposta dell’associazione Prospettive (Italiani democratici in Grecia) e a firma del sindaco Christos Scliros, ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria a Giuliana Sgrena e Florence Aubenace. “Il simbolismo contenuto nel collegamento del nome di Itaca con il felice ritorno nelle loro patrie e la diffusione tempestiva di questo atto crediamo che avrà grande risonanza presso l’opinione pubblica francese e italiana” >
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T. wrote:
< Il Papa è stata la prima persona che ho visto invecchiare e morire. Sono dieci anni che faccio l’emigrante e mio padre è rimasto a Roma. Proprio ieri mi ha annunciato che le sue analisi sono peggiorate eppure per me quest’annuncio rimane la sua voce per telefono. Il Papa invece me lo guardavo ogni giorno in televisione, ne valutavo il colorito, il tono della voce, la capacità di muoversi, insomma era davvero diventato un vecchio di famiglia, molto di più di mio padre che crepa pure, ma lontano. E a tutti sti pellegrini in giro per Roma e a sta gente commossa mi viene proprio da dire: “ma non ce l’abbiamo noi un qualche vecchio caro a casa sua o in ospizio da andare a trovare (Invece di guardare sta cazzo di televisione)? >
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alessandro.paganini@cheapnet.it wrote:
< Il mondo non si divide più in destra e sinistra, ma in sopra e sotto. Sopra ci stanno le dittature, le grandi finanziarie, le oligarchie americane, israeliane, europee, russe, saudite, cinesi, africane, le grandi industrie, in special modo quelle petrolifere, militari, mediatiche, immobiliari, di gestione di servizi quali acque e trasporti, le elites poliziesche, militari e di “intelligence”, le mafie, i narcotrafficanti. Sotto ci stiamo noi.
Che importa, se ti mettono sotto in nome del comunismo, del fascismo, del liberismo, di Allah, o della democrazia? La Cina, ad esempio, è una dittatura, con feroce repressione, spregio dei diritti umani, inquinamento e sfruttamento del lavoro. Nessuno ha il coraggio di pestare i piedi alla Cina, perchè son troppo grossi e violenti contro gli oppositori, hanno in mano il commercio mondiale, quel poco che rimane di questa ridicola “crescita”, e il 40 per cento del debito estero statunitense. Che siano “comunisti” piuttosto che democratici o liberisti non gliene frega niente a nessuno. I cinesi che stan sotto sono i miei fratelli, i padroni che regnano e giustiziano in nome del comunismo sono miei nemici, anche perché stanno contribuendo ad ammazzare la parola comunismo, così come Craxi ha ammazzato la parola socialismo e Bush ha ammazzato la parola democrazia >
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Giacomo Olivi – fucilato nel 1944 per volantinaggio antifascista, a diciassette anni – wrote:
< …e non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere; pensate che tutto è successo perché non ne avevate più voluto sapere >
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“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava)