San Libero – 300

5 settembre 2005 n. 300

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Questo numero della Catena esce incompleto perché mi è saltato l’hard-disk e i materiali preparati sono andati persi; perciò per questa setimana ci limiteremo sostanzialmente a pubblicare le lettere dei lettori (che di solito sono la parte più interessante della Catena) e pochisimo altro.

A parte questo, è un momento di attività molto intensa. Si stanno organizzando in diverse città i gruppi di videoreporter di strada, appoggiati da Arcoiris, a cui abbiamo lavorato quest’estate. Sono in corso “trattative” e incontri con diversi soggetti web e cartacei per arrivare finalmente – il nostro chiodo fisso – a raggiungere la massa critica necessaria per fare non uno dei tanti media “alternativi” di nicchia ma un “giornale” di massa su web, carta e tv. Ne parleremo la settimana prossima, ma l’attività è davvero frenetica, e la povertà dei mezzi è ampiamente bilanciata dalla serietà e determinazione degli amici che vi prendono parte.

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Quanto alle notizie della settimana, ciò che sta succedendo in America ha una ricaduta fortissima sul nostro lavoro; ci dà un’immagine del mondo – e dunque un’urgenza – diversa da quella che credevamo fino a una settimana fa.

Pensavamo di essere nella fase del passaggio, diciamo così, dalla repubblica all’impero. Invece siamo già a Caracalla. Gli americani ricchi hanno inquinato gli americani poveri, e poi li hanno lasciato soli in mezzo al cataclisma. Il governo non solo non vuole pensare ai poveri (non nel senso di renderli meno poveri, ma in quello elementare di salvargli almeno la vita) ma proprio non può, non è più tecnicamente in grado di farlo, avendo ormai abbandonato le tecnologie di controllo sociale che consentivano alla repubblica (ai tempi della repubblica) di gestire, sia pure ingiustamente, la società. Funzionano solo i pretoriani e il Colosseo; tutto il resto si sta sfaldando o è regredito.

Ecco: i problemi di oggi sono questi. Sono probremi d’informazione, soprattutto; poiché il potere di oggi è molto più mediatico che militare. Sono problemi nostri. Scrivo su un computer prestato, e perciò debbo essere breve. Ma forse è meglio così, perché in fondo le cose essenziali non sono molte.

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Il nostro manifesto, adesso, è la prima pagina di “Stars and Stripes” del primo settembre, con la foto di quella folla biblica in fuga verso un’improbabile salvezza, per la quale non c’erano tuttavia né i mezzi tecnici (dilapidati altrove) né un governo. Non una di quelle facce, in quella folla, che non fosse nera. Una folla di schiavi, di sotto-uomini predestinati.

Ecco: in un paese di duecento milioni di esseri umani, due milioni sono milionari (in dollari), creano l’effetto serra col Suv e poi, quando la punizione arriva, balzano sullo stesso Suv e se ne vanno altrove. Due milioni sono sottoproletari in carcere, per povertà subumana. Fra questi due estremi si stendono l’umanità dolente e il patriziato arrogante dell’Impero.

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S-notizie. Il Telegraph online del 21 agosto ha pubblicato il seguente titolo: “L’Iran fornisce le bombe infrarosse che uccidono le truppe britanniche in Irak”. Autore Mr. Toby Harden, corrispondente esteri. Nel corpo del testo al posto dell’articolo però si legge “Questa storia è stata temporaneamente sospesa”. Beh, a volte un titolo senza articolo colpisce di più dell’articolo stesso… [antonella serafini]
link: http://news.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2005/08/21/wiran21.xml

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Maiali. Consegnata dalla Monsanto alla World Intellectual Property Organisation (WIPO) di Ginevra una richiesta di brevetto su alcune varietà di maiali con determinate caratteristiche e metodi di allevamento. L’ha denunciato Greenpeace intervenendo alla conferenza internazionale sulla biopirateria di Nuova Dehli.

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Spot. Roselvagge, storico militante dell'”Auro” di Catania, ha scritto un libro di memorie sull’esperienza del suo centro sociale. Il testo, scritto prevalentemente come se fosse un diario personale, raccoglie volantini e altri materiale prodotti durante la decennale autogestione.
Il libro, intitolato “Auro Story”, e’ di gradevole lettura per tutti, tranne che per i consiglieri comunali del Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo e per i militanti di Azione giovani. Dopo avere letto alcune pagine che lo riguardavano, il consigliere Marco Consoli ha sporto denuncia alla Digos contro l’autore, incassando la solidarieta’ dei giovani di An.
Il consigliere Consoli ha iniziato la sua crociata contro il centro sociale oltre cinque anni fa, quando all’Auro venne esposta la mostra della fotografa svedese Elisabeth Ohlson “Ecce Homo”, in cui si proponeva una riattualizzazione della passione di Cristo. Oggi come allora l’esponente neo-democristiano insiste nel chiedere lo sgombero del centro.
Chi non riuscisse a trovarne una copia nelle librerie della propria citta’ puo’ fare richiesta direttamente alla “Sicilia Punto L. edizioni”, sottoscrivendo 10 euro sul ccp 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri, vico Leonardo Imposa 4, 97100 Ragusa. [shining]

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Musica. Messina. Censurato il musicista Roy Paci: doveva tenere un concerto nell’ambito del cartellone estivo, ma alle autorità non sono piaciute le sue parole contro il Ponte. Invitato a cambiarle, ha preferito rinunciare al concerto [matteo moraci]

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carmelo caracuccio wrote:
< “Gli osservatori hanno biasimato il nostro intervento in Vietnam come prova dell’arroganza della potenza americana – il tentativo da parte degli Stati Uniti di diventare il Poliziotto del Mondo. Ma esiste un’altra dimensione dell’ arroganza americana, per cui presumevamo di sapere che cosa fosse meglio per il mondo in termini di sviluppo sociale, politico ed economico e ritenevamo nostro dovere forzarlo a uniformarsi al modello americano, agire non tanto come il Poliziotto del Mondo quanto come la Tata del Mondo. E’ difficile oggigiorno ricordare la profondità della nostra arroganza” (Colonnello Harry Summers, On strategy: A Critical Analysis of the VietnamWar,1982).
N.B. Questa volta dopo ventitre anni, la Tata del Mondo “allatta” l’IRAQ.

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saxfi@tiscali.it wrote:
< E’ stata la non-cooperazione della popolazione indiana a rendere possibile l’indipendenza indiana. In Palestina si usa la moneta israeliana… >

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Andrea wrote:
< Il comune di Cagliari ha deciso di costruire un parcheggio multipiano al centro (via Manzoni) un comitato di cittadini insieme al Cagliari Social Forum si oppongono perchè i parcheggi al centro incrementano l’uso dell’auto e aumenta l’inquinamento dell’aria. I cittadini si impegnano a non far aprire il cantiere per tutelare la salute e per diminuire il traffico delle auto private e contemporaneamente sviluppare il mezzo pubblico per gli spostamenti in città. Tutti i martedì e venerdì il C.S.F. invita i cittadini a manifestare in via Manzoni alle ore 19 >

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Stefano wrote:
< “Dal Discovery Institute di Seattle arriva la teoria del disegno intelligente…”. Personalmente non ci vedo niente di male e per certi versi posso essere anche d’accordo; gli stupidi, infatti, esistono da sempre e non si sono estinti: evidentemente svolgono una qualche funzione, che non abbiamo ancora compreso, compresa nel disegno divino ed utile a tutto il sistema. Il punto è un altro: spiegare correttamente ed in maniera convincente senza ricorrerre al dogma. Se voglio che mia figlia capisca quello che le sto spiegando devo sforzarmi di usare un linguaggio ed esempi che possa comprendere; se non riesco a spiegarmi arrivo alla conclusione che cos∞ stanno le cose ed io voglio che vadano cos∞. Ovviamente sfrutto una mia posizione di potere che qualche volta è imposta dalla mia funzione di educatore: tuttavia non mi sembra che tale funzione possa essere esercitata nei nostri confronti dal Discovery Institute, da George Bush, dalla Harvard University o da qualsiasi altra cattedra. Sicchè per avere ragione dovranno spiegarci le cose in maniera che possiamo capirle (e per farlo dovranno essere i primi a comprendere il disegno divino). Io la vedo dura! >

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normanna.a@libero.it wrote:
< “Rutelos, Fasinho, Consuerto, Bosuelos, De Alhema, Velardos, Rondolinho, Mastele’, De Pedro…”. Bellissimo! Ma spiegami, mi sfugge: chi è consuertos? >

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Paolo Baruffa wrote:
< “Ma perche’ non privatizzare anche la sicurezza?”. In realtò non siamo molto lontani:-( Sul tema c’e’ un libro interessante: F.Vignarca, Mercenari SpA, Bur >

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G.Roncato wrote:
< Nella Catena 297 Gubitosa scrive del prossimo insediamento a Taranto di una base Usa con sommergibili nucleari; io vorrei segnalare che, malgrado le meritevoli iniziative di Renato Soru, a La Maddalena stiamo attendendo l’arrivo di altri 10 sommergibili nucleari Usa nella loro base di Santo Stefano. La base di S.Stefano, nel bel mezzo del parco marino dell’arcipelago, è nata in un anno imprecisato per un accordo fra il sig.Andreotti e gli Usa, mai portato a conoscenza del Parlamento nè tantomeno ratificato. Sembra ormai acclarata un’anomala radioattività nelle acque dove si bagnano decine di migliaia di esseri umani ogni anno. Tutto questo nel totale disinteresse di tutta la stampa locale e nazionale. Mi chiedo cosa aspettiamo ad affrancarci da questo opprimente e puzzolente protettorato.Mi sembra che l’aiuto datoci per liberarci (senza molto successo, vista la melma in cui ritroviamo oggi tra ladroni, fascisti e razzisti) dal nazifascismo sia stato ormai ripagato con gli interessi.

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Orfeo Zerbinati wrote:
< Come libro da leggere sotto l’ombrellone mi sono portato “L’impresa irresponsabile” un saggio del sociologo Luciano Gallino, che parla in termini semplici ma rigorosi delle nuove forme del capitalismo manageriale azionario. Noioso? Niente affatto, è stato come togliermi un paraocchi. Non è un libro ostico, ne consiglio vivamente la lettura a tutti, ed in particolare a chi vuole “interrompere lo scivolamento verso il baratro” cercando di capire “se, come e quando gli interessi delle banche o delle fabbriche sono e possono essere convergenti con quelli dei lavoratori dipendenti”. Senza togliere nulla a nessuno, credo sia perfino più istruttivo dei corsi di formazione sindacale di Sergio Garavini.

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locascio.francesco@aliceposta.it wrote:
< Turi Vaccaro attivista antimilitarista nonviolento italiano sarà processato il primo settembre per un’azione compiuta a Woensdrecht (Olanda) nell’anniversario della distruzione di Nagasaki >

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diego.cozzi@lcw.it
< Ora ho capito perchè non s’è parlato della strage di Beslan: il premier incontrava l’amico Putin in quei giorni. Come non detto, la prossima volta farò meglio ad informarmi prima di parlare… >

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AntonellaConsoli <libera@libera.it> wrote:

Alt!
Stazione Arcobaleno!
Si ferma qui il tuo treno
e a te senza biglietto
un bacio dritto dritto.

Alt!
Stazione Arcobaleno
diventa tutto vero
ognuno gioia ha
perché tu sei ora qua.

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