Persone. È morto Matthew Lukwiya, primario dell’ospedale di Lachor in Uganda. Da quando il virus Ebola cominciò ad aggredire la sua gente è stato in prima linea nel combatterlo, senza risparmiarsi niente: alla fine, com’era prevedibile, è stato infettato a sua volta. Come medico sapeva benissimo che fnon esiste alcuna cura per Ebola, ma è rimasto al suo posto fino in fondo. Un uomo così, se fosse venuto in Italia, da molti di noi italiani sarebbe stato disprezzato come “negro”.
America. Il nuovo presidente, regolarmente eletto, del Messico Vincent Fox ha nominato alle finanze un economista di destra della scuola di Chicago, Diaz,.ma agli esteri uno degli esponenti dell’opposizione di sinistra al Nafta, Castaneda. Contemporaneamente, ha annunciato il ritiro dell’esercito dal Chiapas: il movimento zapatista ha risposto con una dichiarazione di disponibilità e sembra che uil subcomandante Marcos, con pipa passamontagna e tutto, andrà nei prossimi giorni a incontrarsi col nuovo presidente.
In Brasile, intanto, è ormai in piena attività la nuova amministrazione della principale città del paese, Sao Paulo, conquistata con larga maggiornanza dal Partito dei Lavoratori. In Cile, l’incriminazione di Pinochet ha fatto piazza pulita dei boatos dell’anno scorso, quando la transizione alla democrazia sembrava decisamente destinata ad essere ipotecata dal perdurante potere dei militari.
L’America di sopra, con la storia dei tre presidenti, da qualche settimana sembra quasiparalizzata. L’America di sotto, quella “così lontana da Dio e così vicina agli yanquis”, ne approfitta per sgranchirsi un pò. “Quando il gatto non c’è i topi ballano”: e in effetti tutta questa baracca assomiglia moltissimo all’uccellino Titti che svolazza felice mentre il povero gatto Silvestro, a pochi metri da lì, è impantanato in qualcosa di appiccicaticcio e di gommoso.
Farewell Europa. Non si può fare l’Italia senza abolire le Due Sicilie e il Granducato: non c’è ragione di credere che per fare l’Europa le cose vadano diversamente.
Rutelli: “Un milione e mezzo di posti di lavoro” (“flessibili”, naturalmente: sarà il metodo Ramsete? Mah).
Berlusconi: “Dimezzerò i reati” (ordine a tutti gli amministratori del Polo di non rubare? Cancellazione, dopo il falso in bilancio, anche dei reati diintrallazzo fraudolento aggravato e soverchieria? Mah).
La campagna elettorale va avanti a gonfie vele.
Eh no, basta. Col cavolo che adesso faccio l’ennesima ciacolata sugli attacchi ai giudici di Berlusconi. Ne fa uno ogni tre giorni, mica uno può perdere la vita a stargli dietro. D’ora in poi, facciamo così:
Berlusconi accusa i giudici di essere:
– communisti;
– peggio dei brigatisti;
– tutti d’accordo per rovinarlo;
– nemici delle forze dell’ordine;
– pronti a fare qualunque cosa per uscire sui giornali;
– decisi a governare l’Italia al posto dei politici;
– personalmente invidiosi di lui cavalier Berlusconi
– persecutori degli innocenti, fra cui tutti i presunti mafiosi;
– più vicini ai delinquenti che alle istituzioni;
Le ho messe tutte? Non credo che a questo punto se ne possa inventare di molte nuove. Comunque, per sì e per no, aggiungiamo anche che i giudici inoltre sono:
– calvi (e si ritoccano le foto per sembrare più giovani);
– negri, o perlomeno meridionali;
– sfaticati, rovinafamiglie, fannagot, kakandroi e toluma-tokumba.
Ecco: a questo punto, ogni volta che Berlusconi dice qualcosa sui giudici, voi tornate qua e fate una crocetta su quello che ha detto stavolta. Ovviamente, la crocetta implica specifico dissenso e condanna morale, specificamente motivata, verso il cavaliere. Così ci risparmiamo la fatica di rispondergli caso per caso e gli diamo del pirla tutto in una volta.
Restituzioni 1. Sono stati restituiti con tante scuse al “proprietario” i centosessanta lingotti d’oro che la Finanza aveva trovato nascosti, ai tempi della repubblica, nella villa del capo della P2 Licio Gelli. E questa, oramai, è una non-notizia.
Restuituzioni 2. Il governatore della Banca d’Italia Fazio è duramente intervenuto presso il Comando Carabinieri di Valguarnera Caropepe (Caltanissetta). I militari, nel corso di un’indagine per usura, avevano infatti sequestrato ai locali usurai la somma di lire duemilioni novecentocinquantamila lire, di cui il magistrato locale aveva decretato la riconsegna ai commercianti vittime dell’usura.
Ammonendo sui gravi pericoli per l’economia nazionale ove tale provvedimento dovesse venir confermato (gli investitori esteri, secondo Fazio, si ritirerebbero massicciamente in tal caso dai mercati caropepesi) il Governatore ha invitato le forze politiche a legiferare con urgenza un provvedimento di sanatoria che tuteli gli usurai di Caropepe dalla catastrofe finanziaria innescata dalla pretura di Valguarnera. L’appello del Governatore è stato naturalemente accolto da tutte le forze politiche tanto di destra quanto di sinistra.
Privacy. Il tizio che ti assicura l’auto, e che ha appena finito d’imbrogliarti mettendosi d’accordo con gli altri assicuratori, adesso ti vuole fare un questionario dettagliatissimo per cercar di capire se *tu* sei per caso un mascalzone.
Torino. A un’asta di manifesti d’epoca è stato venduto per tre milioni e mezzo un poster di Boccasile del 44 “Arruolatevi nella legione Ss italiana”.
Politica. Si è (auto)candidato a sindaco di Roma Willer Bordon. Alto, dignitosamente baffuto, vagamente (e molto incongruamente) inglese, Bordon aveva vinto le elezioni per deputato con una trovata geniale: dare a tutti gli elettori che glielo chiedevano il suo numero riservato di telefonino.
Politica. Alle elezioni locali dell’altra settimana in Sicilia si è presentato per la prima volta il nuovo candidato alla nuova Dc, D’Antoni. Un test che merita di essere approfondito, perchè probabilmente indica qualcosa. Il centro più importante fra quelli coinvolti era Acireale, grosso comune vicino Catania, dove la vecchia Dc prendeva il 50 per cento dei voti. È stato eletto il candidato del Polo, col 52 per cento. Un altro 7 per cento l’hanno preso i rautiani. Totale, 59 per cento.
Il centrosinistra ha presentato quattro candidati diversi: il diessino, il rifondarolo, il verde e quello dei dantoniani. Tutti insieme hanno preso il 40 per cento.
E dove sono finiti i voti Dc? A destra, sono passati da Buttiglione a Berlusconi (prima avevano rispettivamente 5 e 3 consiglieri, ora 1 e 7). A “sinistra”, ha fatto il pieno D’Antoni: 6 consiglieri, portati via ai popolari (che ne avevano 5) e ai mastelliani (che ne avevano 1). I candidati dantoniani erano esattamente i vecchi notabili Dc: il vicesindaco degli anni Ottanta, l’ex uomo di Andreotti alla Provincia, e così via.
Se questo è un trend, allora si può prevedere fin d’ora che (almeno in Sicilia: ma la Sicilia in queste cose fa tendenza) il partito di D’Antoni sostituirà il ceto politico “cattolico-progressista” anni ’90, interpretato e diretto (sul piano nazionale) da facce “nuove”, recuperando i fedelissimi di Grassi Bertazzi, Aleppo e degli altri proconsoli della Dc d’antan. (lu.to.)
Emigranti. Tunisino diciassettenne scoperto dentro un container a Potenza. Era là dentro da una settimana. Sette milioni al camionista italiano per non vedere niente.
Il sogno di Sogno era un incubo, a quanto pare.
Maroncelli. Quattro anni fa sindaco e giunta comunale di Albenga sono finiti sotto processo perconcussione e altri realti. Il processo è ancora in corso, e non promette niente di buono. Adesso però, vista l’aria che tira, il sindaco ha deciso di passare al contrattacco, autodedicandosi una lapide come perseguitato politico e dedicando un viale alla data dell’infame persecuzione: viale Nove Luglio Novantasei. Nel paese di San Giulio vergine e san Bettino martire…
D’Alema. Una forma molto kitsch di hybris.
Abolire lo scontrino fiscale, riaprire le case chiuse, ascoltare con compunzione i prelati, riunire la commissione governativa per i libri proibiti, ritrovarsi il faccione di Lui su tutti i muri. È un bel film di Fellini, I suppose, e noi ci siamo dentro.
Informazione. Per esempio: ma è vero che fanno male, i telefonini? E come faremo a saperlo, eventualmente, se le aziende che producono l’informazione ormai sono esattamente le stesse che producono i telefonini?
Censis. Flash sull’Italia: meno delitti ma più paura. La microcriminalità aumenta soprattutto in Val d’Aosta, Basilicata e Molise, cioè esattamente nelle “isole felici” dove prima non succedeva mai niente. Crollo dei delitti in Sicilia (meno otto per cento).
Fa sempre meno paura, invece, la disocupazione: la teme solo un italiano su due (tre anni fa, due su tre). Fa molto paura imbruttire: trentacinquemila miliardi l’anno se ne vanno in cure estetiche. E gli italiani di domani? Duecentoquarantamila (uno su dieci, fra quelli nati quest’anno) avranno il papà o la mamma non italiani.
Soluzione finale. Bossi “Estirperemo la sinistra dal nord”
Giustizia 1. In Francia si è appena concluso lo sciopero degli avvocati, il cui punto focale è stata la rivendicazione di parcelle più eque per gli avvocati d’ufficio. È inutile parlare di giustizia – hanno detto gli avvocati francesi – finchè il compenso per il gratuito patrocinio (“aide jurisdictionel”) è talmente irrisorio da rendere impossibile, per i legali, svolgerlo con la pienezza dei propri mezzi.. L’imputato povero – hanno detto in Francia – ha diritto non solo a un giusto processo in teoria, ma a un giusto processo anche in pratica: e giusto processo vuol dire prima di tutto buon avvocato. E in Italia?
In Italia, si va esattamente nella direzione opposta. Tradizionalmente, da noi, il gratuito patrocinio è più un carico, per l’avvocato medio, che un’opportunità di lavoro. Esistono di fatto – circostanza abbastanza anomala per un paese europeo – ben tre gradi di giurisdizione, e dunque tre connvogli di spese legali che in pratica discriminano fra chi è in grado di sostenerle e chi è costretto ad affidarsi “a quanto dichiarato in comparsa e alla clemenza della corte”. La legge sarà eguale per tutti, ma il processo no.
La situazione è peggiorata ulteriormente, da questo punto di vista, con la nuova legge sugli avvocati investigatori. Le investigazioni private costano. E non è probabile che un eventuale “investigatore d’ufficio” voglia funzionare molto meglio del vecchio avvocato d’ufficio. Le investigazioni, per di più, potranno essere tanto “difensive” quanto “preventive”. Le prime saranno quelle che il povero non potrà fare perchè non avrà i soldi. Le seconde quelle che il ricco potrà fare *prima* di commettere eventualmente il reato. Abdullah non potrà investigare sul suo permesso di noggiorno. Romiti potrà investigare per sapere che cosa si dice in giro dei suoi bilanci.
Privatizzazione della giustizia? Ci siamo molto vicini. Il modello è l’America, d’altra parte, e da diversi anni. È un modello molto simpatico, a vederlo in tivvù. A vederlo in statistica, è terrificante.
Non è solo un vecchio slogan, la giustizia di classe. È semplicemente la giustizia nei paesi dove la giustizia costa molto denaro. Perchè le ingiustizie dei giudici possono essere corrette da altri giudici, ma quelle del sistema giudiziario funzionano industrialmente, senza che debba muoversi nessuno.
Giustizia 2. Riaperte le indagini per l’omicidio De Mauro, il giornalista palermitano fatto sparire negli anni Sessanta. I magistrati tendono adesso a riprendere la pista relativa all’affare Mattei (su cui il giornalista sarebbe vetuto a sapere qualcosa) e a considerare come possibili mandandi dell’omicidio esponenti politici interessati al silenzio su Mattei.
Riaperte anche le indagini sull’omicidio Pecorelli: la procura di Perugia ricorre in appello contro l’assoluzione del senatore Andreotti,e afferma di avere un nuovo testimone che inchioderebbe alle sue responsabilità il clan di Andreotti.
Ma la “giudiziaria” più importante è trafilettino di venti righe sul Manifesto, titolato “Il processo riparte”. Acquisito un testimone per l’accusa, definita una procedura, revocato uno stralcio: ma il processo, purtroppo, è quello per la strage di piazza Fontana del dicembre del 69, e la data sul giornale è quella del dicembre duemila.
Londra. Brutto mestiere fare il ragazzino. Il governo di Sua Maestà ha decretato il coprifuoco per tutti i minori di sedici anni, visti sia come soggetti a rischio (un bambino è stato accoltellato la settimana scorsa mentre tornava a casa) che come incontrollabili teppisti. Mancano i poliziotti per far rispettare il provvedimento, che resterà lettera morta. Dopo vent’anni di rinnovamento tatcheriano e dopo un paio d’anni di super-rinnovamento laburista, siamo comunque ancora fra Hogarth e Dickens. Stridente contrasto con le minigonne, i Beatles e la swinging London degli anni “socialisti”.
Mosca. Reintrodotto da Putin l’inno sovietico, ma senza parole. Contiueranno ad essere rosse le insegne di combattimento (risalenti agli anni Quaranta) delle unità militari russe. L’aquila di Michele Strogoff è stata confermata come emblema ufficiale dello stato. Delle bandiere, la più usata nelle cerimonie resterà il tricolore slavo, impiegato per qualche anno nell’altra Belle Epoque. Bandiere a parte, il tasso di povertà è passato in dieci anni dal due al cinquanta per cento.
Euro? Abolita la moneta nazionale del Salvador, il colon. D’ora in poi sarà il dollaro l’unica valuta ad aver corso ufficiale in quel paese.
Turchia 1. Panico nei mercati finanziari, crollo alla borsa di Instanbul. Tassi d’interesse al ventimila per cento, consulenti uccisi a revolverate dagli investitori.
Turchia 2. Ottocento detenuti politici in sciopero della fame contro le disumane condizioni di detenzione.
Turchia 3. Via libero da Bruxelles al “partenariato di adesione” per Ankara, primo passo per l’ngresso nella Comunità europea.
Confermata l’inquietante ipotesi dal Ministero degli Interni
DUE PALESTINESI FRA I CLANDESTINI SFUGGITI
ALLE FORZE DELL’ORDINE SULLE COSTE PUGLIESI
Roma. La Direzione Nazionale dei Servizi Antiimmigrazione ha confermato la presenza di due esponenti palestinesi – un uomo e una donna, originari del Territorio di Gaza – nel gruppo dei clandestini sbarcati lunedì sulle coste pugliesi dall’ex dragamine “Sirio”. I due sono riusciti, insieme a circa una dozzina di altri extracomunitari, a sottrarsi alla cattura approfittando del violentissimo temporale che, dopo aver impedito alle unità della Marina di intercettare il “Sirio”, aveva ulteriormente ostacolato le operazioni di rastrellamento condotte dalle forze dell’ordine. Yussuf ben Davi e Myriam Naza – questi i nomi dei due palestinesi, comunicati ieri dall’Europol) figurerebbero in una lista di “sospetti” compilata dai servizi segreti israeliani in occasione dei disordini scoppiati a Gaza in queste settimane.
Nel campo profughi “Lavoro 5” di Molfetta, in cui sono stati concentrati i 159 clandestini catturati, la situazione è intanto completamente sotto controllo. Gli occupanti del campo, diversi dei quali hanno espresso la loro gratitudine alle autorità italiane per l’assistenza ricevuta, verranno rimpatriati quanto prima, una volta accertati glli eventuali carichi pendenti e una volta fornita la quota di lavoro obbligatorio prevista dalla legge Storace.
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QUASI TERMINATO IL CENSIMENTO
Washington. Sono quasi terminate le operazioni del censimento globale disposto la settimana scorsa dal governo statunitense. La rapidità del censimento, il primo su scala mondiale nella storia, è stata resa possibile dall’uso dell’internet, secondo le disposizioni del Population Board che è riuscito a operare su tutta la superficie abitata del pianeta praticamente in tempo reale. In alcune regioni (Palestina, Cuba, Chiapas ed altre minori) le operazioni di rilevamento sono state temporaneamente ostacolate dalla scarsa collaborazione, a quanto pare per motivi religiosi, di parte delle popolazioni locali.
Catullo valrs@liber.rm > wrote:
< Dice la donna mia che mai nessuno
amerà più di me, lo stesso Giove
dovesse mai richiedere il suo amore.
Dice: ma quel che al trepido suo amante
la donna suole dir, nella fuggente
acqua bisogna scriverlo e nel vento >