San Libero – 59

Bobo, Stefania & C. E mò, oltre ai Savoia, ci tocca pensare pure al ritorno dei Craxi.


Bossi. “Ma mi, ma mi, ma mi/ Quaranta segg, quaranta cadregh/ Tre minister e una tivvù/ sennò siam quei/ che disen no”.


Proteste. I macellai: “Facciamo un macello”.


Sabbia. Non se ne parla più, della contessa Augusta.


Rospo. Parlando di socialisti: “È passato tanto tempo. Adesso sono cambiati”. Glug.


Problema. Meglio i craxiani nostri o i craxiani di Berlusconi?


Non è peccato. Toccare il culo all’impiegata si può, a patto che sia un gesto “isolato e repentino”. Assolto perciò un capufficio, dalla solita Cassazione.


Rubrica. A partire da oggi, abbiamo istituito una rubrica per i nostri (eventuali) lettori ecclesiastici. Argomento: Manuale del Prete Pratico, in ventiquattro puntate.
Prima puntata: quando spegnete le candele dell’altare maggiore, state attenti a non far scivolare la cera sulla tovaglia. Ricordatevi di lasciar libera almeno una domenica su quattro al sacrestano, lavorerà meglio nelle altre. In via Angelica esistono diversi ottimi negozi di articoli religiosi, nei quali potrete trovare fra l’altro delle economiche registrazioni di campane. Perchè non fate mai esattamente quel che vi dice Voltaire, cattivi? I preti portoghesi lavorano veramente bene, mentre quelli abruzzesi lasciano a desiderare. Perchè non fare due Quaresime ogni anno, ciascuna di venti giorni? L’uniforme delle guardie svizzere va ridisegnata. Anche il Padre Nostro, che ai suoi tempi andava benino, ormai andrebbe riscritto: la settimana prossima vi faccio avere il nuovo testo. Bisogna abolire gli articoli del diritto canonico dal 1116 al 1153. I cardinali non sono più quelli di una volta. Perchè non facciamo santo Sandro Pertini? Ma vi pare quello il modo di tenere i Caravaggio a San Luigi?
Potremmo andare avanti fino a domenica, su questo tono. Se Sodano e Ruini debbono venire a farci lezione un giorno sì e l’altro pure su come si fa il cittadino, allora – a la guerre comme a la guerre – noi laici ci metteremo a insegnar loro come si fa il prete.


Bingo 1. Milletrecentocinquanta richieste per apertura di sale. Non ci vogliono avere nulla a che fare le Case del Popolo in Toscana, e questa coi tempi che corrono è già una buona notizia. Pubblicità e martellante, e probabilmente gratuita, ogni giorno alla Rai, sotto forma di “servizi d’attualità” sulla mirabolante invenzione che finalmente ci porterà in Europa. Emilio Fede continuerà ad andare a giocare a Montecarlo.


Bingo 2. Il Tar del Lazio dà ragione a Blu e le restituisce i quattromila miliardi di fideiussione che l’azienda avrebbe dovuto pagare per essersi ritirata all’improvviso dalla gara per le licenze dei nuovi telefonini. Così, il cerchio si chiude. La gara, che avrebbe dovuto essere condotta in regime di concorrenza, è stata invece chiusa senza discussioni ai prezzi voluti dalle varie aziende, che dichiarano di non essersi accordate fra di loro. Lo stato ci rimette circa ventimila miliardi, e il caso è chiuso. Bingo!


Fallimenti. Se l’azienda fallisce, hai diritto ai danni morali per tutte le preoccupazioni e l’insonnia che comporta restare disoccupato. L’ha deciso il tribunale di Torino in relazione al fallimento Viberti (rimorchi per camion): seicento operai in mezzo alla strada, suicidi, divorzi, esaurimenti e depressioni. Due milioni a testa.


Lettere alla Padania. “Al giovane Padano Dino. In occasione del tuo 23mo compleanno tanti cari auguri. Papà Guido”. “È nata Laura. Auguri alla nuova piccola Padana e tanti complimenti ai due splendidi genitori”. “Buon anniversario di madrimonio agli amici Gianni e Lia, padani di cuore e di anima”.


Un ragazzino: “L’Espresso è il Novella tremila di quelli di sinistra come mio padre”.


Caldo. Secondo la commissione ambiente delle Nazioni Unite, il riscaldamento del pianeta sta andando avanti molto più in fretta del previsto. Il problema, a quanto pare, non sarà di competenza dei miei pronipoti ma riguarderà proprio te che in questo momento stai giocando con la balena di plastica e mi guardi sorridendo – non sai ancora leggere – fiduciosamente. “Troppe leggi restrittive, troppa ecologia”, disse il nuovo imperatore quando gli comunicarono “Maestà, in California non c’è più energia”. Così, oltre a tutto il resto, la vecchia cara Gaia ora deve prepararsi a sopravvivere a quattro anni di Mr Dabbliù. Spero proprio che ce la faccia senza incazzarsi troppo e senza quindi sbarazzarsi dei pidocchi. “Bella giornata oggi, eh?”. Bella giornata, sì. Ma – siamo sull’Appennino, e in gennaio – le belle giornate cominciano a fare un po’ paura.


Leggendo (distrattamente) i giornali: “Disordini in Congo”. Un milione e mezzo di persone morte in due anni nel Congo, prevalentemente per fame e malattie. Da due a tre milioni di indigeni uccisi al tempo in cui il paese era colonia personale di re Leopoldo del Belgio, durante la Belle Epoque. Sei mesi di governo indipendente e civile, nei primi anni Sessanta, ai tempi di Patrick Lumumba. Francesi e belgi mandarono paracadutisti per rovesciare il governo e sostituirlo con due o tre governi-fantoccio (Lumumba fu giustiziato). Da allora, dittature selvagge oppure guerre civili, nessuna delle quali è mai rimasta priva di sostegno da parte dei governi “civili”.
“Mr Livingstone, I presume”, disse il giornalista mandato dagli industriali americani a “scoprire l’Africa”. Il vecchio, che da dieci anni viveva fra i neri facendo il medico e facendo loro (e ricevendone) del bene, lo guardò mitemente e poi “Yes, sir”, rispose. Fosse stato profeta, avrebbe tirato fuori la rivoltella e gli avrebbe sparato addosso.


Europa. Il parlamento di Bolzano ha varato un disegno di legge, che si ritiene verrà approvato entro l’anno, che per la prima volta sancisce la parità fra uomo e donna in tema di diritto successorio. Fino a questo momento, la legge vigente in Sudtirolo prevede che le proprietà fondiarie (“masi chiusi”) vengano ereditate solo dai figli maschi con esclusione delle femmine.


Istanbul. Il governo turco ha annullato una serie di appalti assegnati ad aziende francesi (fra cui quella dei telefonini, l’Alcatel) perchè il parlamento francese ha approvato una mozione che condanna il genocidio degli armeni sotto l’impero ottomano. Ha inoltre minacciato di escludere le imprese francesi dalle gare d’appalto per i carri armati dell’esercito turco. In occasione del caso Ochalan, il governo turco aveva minacciato governo e imprenditori italiani (fra cui Benetton) di escludere le aziende italiane dagli appalti locali se non avessero assunto una posizione conforme ai propri desideri.


Kabul. Alcune centinaia di persone sarebbero state uccise a colpi d’arma da fuoco a Navak, una cittadina nel nord dell’Afganistan riconquistata dalle forze governative. Il comandante locale dei talebani, secondo alcune fonti, avrebbe dato ordine di fucilare tutti gli uomini fra i tredici e i settant’anni.


Washington. Leggenda metropolitana: i segretari di Clinton hanno provveduto, prima di andar via, a togliere tutte le “w” dai computer. Così Bush non potrà scrivere il proprio nome.


Cuba. “Mah, adesso è arrivato quest’altro tizio a Washington… Forse non è così mafioso come dicono. Boh. Staremo a vedere…”. (il commento estemporaneo di Fidel Castro, che oramai la sua età comincia ad averla).


Santiago. “Iniziative dei miei ufficiali. Io non ne sapevo niente” si è giustificato, davanti al giudice Guzman che finalmente l’ha avuto davanti, il valoroso generale Augusto Pinochet.


Manila. Sarebbe stata favorita dai telefonini la semi-rivolta popolare che ha portato alle dimissioni del presidente (ladrone) Joseph Estrada. Sembra infatti che il numero degli sms inviati nel paese abbia avuto un’impennata del tutto anomala (oltre cinquanta milioni di messaggi) esattamente nei giorni e nelle ore di maggiore effervescenza popolare. Si sospetta che parecchi oppositori abbiano usato gli sms per organizzarsi e sostenersi a vicenda.


Web. La storia più triste. I ragazzini che si fanno le seghe sull’internet (“bellissima, biondissima, due seni così, vorrei averti qua accanto, come sei?”) e quell’uno di loro che ha fortuna e ottiene l’appuntamento sulla spiaggia e le carezze.


Kiev. Nove minatori sepolti da un’esplosione di grisou dentro una miniera di carbone in Ucraina; altri quindici sono riusciti a salvarsi dopo aver riportato gravi ferite. Incidente causato, secondo le prime indagini, dalle cattive condizioni di manutenzione e sicurezza della miniera. (Un tempo, dopo le notizie del genere, seguiva un elenco di nomi: in gran parte calabresi, sardi o siciliani. Cerchiamo di non dimenticarci di questo, ora che siamo diventati “europei”).


Cronaca. Viterbo. Segnalati esemplari di iguana nelle campagne del viterbese, probabilmente sfuggiti a collezionisti di animali esotici. La prossima volta Darwin dovrà venire a Bracciano.


Cronaca. Guidonia. Investita mentre scendeva dall’autobus un’infermiera quarantasettenen, madre di tre figli. Subito dopo la donna, stesa per terra, è stata travolta e uccisa da altre tre automobili, che sono passate oltre senza fermarsi.


Cronaca. Roma. Il cardinale Ruini avrebbe espresso parere sfavorevole alla candidatura di Veltroni a sindaco di Roma. Questi “boatos”, che girano ormai da parecchi giorni, avranno il loro peso nella campagna elettorale, e Veltroni purtroppo non ha avuto la prontezza di riflessi di porre ufficialmente il veto all’eventuale elezione di Ruini a papa.


Cronaca. Milazzo. Commercialista quarantenne derubato di cinquecentomila lire, davanti al bancomat, da un corvo. L’uccello ha atteso che l’uomo estraesse le banconote dalla fessura e quindi si è fiondato con una picchiata fulminea strappandogliele di mano e dileguandosi subito dopo col grisbì stretto nel becco. I carabinieri ritengono che si tratti di un corvo ammaestrato. Ma forse di questi tempi anche gli uccelli stanno imparando a ragionare.


Cronaca. Roma. Sandro Belardinelli, 48 anni, titolare di un’avviata macelleria al rione Monti, da ieri ha cambiato attività e insegna. Adesso vende pesce.


I più bei cartelli (segnalati da Carlo Gubitosa):

“Eliminazione totale bambini a sole 29.000” (abbigliamento, Torino).
“Funerali a costi ridotti. Cinquantasei rate a prezzi bloccati. Affrettatevi” (inserzione sui giornali)
“Lasciare spazio per manovra perché sono stufo e ammacco” (garage, Roma).
“Per ogni taglio di capelli vi faremo una lavata di capo gratis” (barbiere, Roma)
“Questa macelleria rimane aperta la domenica solo per i polli” (macellaio, Milano).
“Qui chiavi in 5 minuti” (ferramenta, Milano)
“Si affitta l’abitazione del terzo piano, la signora del secondo la fa vedere a tutti” (portineria, Trapani).
“Si avverte il pubblico che i giorni fissati per le morti sono il martedì e il giovedì” (Ufficio anagrafe Reggio Calabria).
“Vendo tutto per esaurimento” (abbigliamento, Milano)


Daniele wrote:

< Caro Orioles, nonostante tutte le notizie dure e inquietanti di cui Lei parla, le confesso che quella che ultimamente mi ha messo più tristezza è stata la sparizione del cibo. Io sono stato quest’estate a Palermo, che è uno dei posti più belli del mondo senza dubbio (ed io vivo a Roma che non è comunque male), e mi ricordo con tanto piacere degli spuntini a base di stigghiole e di pani cca meusa, magari alla sera quando si tira tardi… E uno dei piatti di Roma più buoni è la pajata… per non parlare della trippa (toscana, romana, svedese, che importa). Il fatto che magari per un po’ (o per sempre) non potremo più affondarci i denti, in queste cose, e siccome come dicono gli antichi i sentimenti sono nella panza, mi dà angoscia.
Trovo questo del cibo uno dei tanti sintomi della vera caduta dell’Occidente… Nella cultura occidentale accanto a Michelangelo Dante e Beethoven anche il mangiare bene aveva la sua importanza, così come il vedere il trombare il leggere e l’ascoltare in modo degno. Certo, tutte queste cose erano destinate ad una minoranza, nei secoli passati. Ma non è sempre meglio che vederle sparire o ridurle al minimo nella casella “tempo improduttivo”? Cordiali saluti >


Rudolf Steiner, nel lontano 1923 (“Salute e malattia”, segnalato da F. Castracane), wrote:

< Cosa accadrebbe se, invece di vegetali, la mucca cominciasse a mangiare carne? Si riempirebbe, in particolare, di acido urico e di urato. Il fatto è che l’urato ha un abitudine molto particolare, ovvero quella di avere un debole per il sistema nervoso e il cervello. Se una mucca mangiasse direttamente della carne, ne risulterebe una secrezione di urato in grande quantità. L’urato andrebbe al cervello e la mucca diventerebbe pazza >


Fabio wrote:

< La cosa che mi meraviglia di più è il fatto che anche tu credi ancora alle storie delle bombe messe dai fascisti o dagli anarchici o dai comunisti. La storia ci ha pur insegnato qualcosa e tu, più di tanti altri, dovresti sapere che in Italia, dopo le tante stagioni delle bombe, politiche o mafiose, i governi non sono mai cambiati. O sbaglio? Per quanto riguarda l’aggressione dei “fascisti” di forza nuova ai giornalisti, un giornalista, quante volte, ti chiedo, tu avresti voluto picchiare giornalisti catanesi, picchiare o anche peggio, e se non lo hai fatto è stato perchè non li hai avuto materialmente a portata di mano quei giornalisti.
Non voglio giustificare nessuno, ma da te, proprio da te mi aspetto analisi più attente e meno etichettate. O hai forse paura di perdere quache lettore che solo perchè appartiene a un centro sociale crede di essere di sinistra. E ti chiedo, cosa è oggi la sinistra. Posso chiederlo a te o devo rivolgermi a Claudio segretario regionale dei Ds, proprio quelli che volevano votare per Mastella (a proposito di fascisti) sindaco di Napoli?
Ti voglio sempre bene e complimenti per il tuo lavoro. Io sarò una delle tue anime critiche. Attento quindi: non mi sfuggi >.


I cocci di bottiglia della tua paura

I cocci di bottiglia della tua paura
Io che mi taglio le mani e riscivolo giù