Vaticano. A corto di guardie svizzere (107 su 120) il Vaticano lancia una campagna d’immagine per reclutare nuovi giovani in Svizzera. Preoccupati i cardinali.
Italia. Reintrodotta la Festa dello Statuto. Vibrante allocuzione del presidente del Regno, il lucchese Carlo Azeglio Ciampi. Bimbi con bandierine, binocoli, il sottotenente Debora della Regia Aeronautica con la mamma (commossa) in tribuna, fanfara dei bersaglieri, i neopresidenti di Camera e Senato e il nuovo sindaco di Roma, la banda dell’armata francese che invece suona la Marsigliese, le bandiere che garriscono e la folla che s’assiepa, “un clima di ritrovata concordia”, le massime autorità civili e militari.
Italia. Record (negativo) culturale in ambito europeo: meno di un italiano adulto su due ha terminato le scuole superiori (media europea 61 per cento), un ragazzo su quattro lascia la scuola alla fine dell’obbligo (in Europa uno su dieci) e solo un italiano su dieci arriva a laurearsi (tre su dieci in Finlandia o in Svezia).
Europa. Milano e Mosca sono rimaste le due uniche grandi città europee amministrate dalla destra.
Vip. Bossi: “Al governo ci vado in canottiera. Ho già dato incarico alla segretaria di comperarne una scorta”. Un tempo, le canottiere se le andava a comprare da solo. Ora vuole la segretaria anche per comprare la biancheria. Fra poco chiederà l’indirizzo del calzolaio di D’Alema.
Immigrati 1. In Italia sono il 2,6 per cento della popolazione residente. In Germania, ogni cento tedeschi sette immigrati (senza contare quelli italiani, che dall’Euro in poi si contano fra gli ariani). Necessità di forti e continuue campagne di stampa e tivvù, in Italia, per convincere gl’italiani del contrario (almeno fino al giorno delle elezioni).
Immigrati 2. In Italia subiscono in media un’aggressione ogni venticinque ore. 58 per cento aggressioni fisiche, 25 per cento verbali, 8 per cento mobbing, 8 per cento rapine. Più ostili Roma e Milano. Più tolleranti Napoli e Palermo. Sono immigrati il dieci per cento delle vittime di omicidi.
Pianeta. Secondo i dati resi noti da Amnesty Internazional, il tenore di vita di vaste zone del pianeta sta subento un impoverimento accelerato che mete in discussione la possibilità stessa del riconoscimento di qualsiasi forma di diritti civili. In ottanta Paesi del mondo, fa rilevare in particolare Amnesty, il reddito procapite risulta molto inferiore rispetto a quello di dieci anni fa.
Turchia. Ventitreesimo morto nello sciopero dela fame portato avanti dai prigionieri politici per protestare contro le inumane condizioni di detenzione.
America. Saranno forse risarciti i discendenti delle donne giustiziate dalle autorità di Salem, Massachussets, nell’ambito della caccia alle streghe nel 1600.
Due titoli (segnalati da Carlo Gubitosa):
“Solita conferma: il fallo da dietro è da espulsione” (Corriere dello sport).
“TROMBA MARINA PER UN QUARTO D’ORA” (Corriere del Mezzogiorno).
Lettera ai giornali. “A chi mi ha rubato l’Alfa 145 bordeaux, targata AZ201EX. Che il signore li perdoni. Io no!”.
Cronaca. Agrigento. Sono arrivati in città i primi reparti delle forze di sicurezza delle Nazioni Unite (una compagnia di caschi blu norvegesi ed una di fucilieri senegalesi) che nelle prossime settimane creranno un cordone d’interposizione fra i templi greci e la cittadinanza locale. Il provvedimento, proposto con procedura d’urgenza dall’Unesco, è stato preso in seguito all’affermazione locale di una fazione favorevole all’abbattimento dei templi e alla loro sostituzione con edifici “paganti, non pagani”. “Il nostro dio sono i soldi – ha detto il capo dei talebani, l’iman Sodano – e i templi di soldi non ne hanno mai portati”.
Cronaca. Ancora un dramma familiare a Katmandu, Nepal. Un giovane ha ucciso a colpi di pistola la madre, il padre e il fratellino di quindici anni per impadronirsi dell’azienda familiare (un piccolo regno alle pendici dell’Himalaya). I contrasti nell’ambito della famiglia si sarebbero acuiti negli ultimi tempi a causa del rifiuto del padre di accelerare i tempi della successione e del convincimento maturato dal giovane di essere sempre più emarginato e incompreso. Il tragico fatto di sangue ha destato viva emozione fra gli abitanti della vallata, dove diverse forze politiche hanno chiesto severi interventi contro l’immigrazione clandestina. È stato intanto scarcerato per assoluta mancanza di indizi il giovane immigrato assamese fermato dalla polizia in un primo momento su segnalazione del giovane omicida.
Cronaca. Genova. Scuola privata. La professoressa carina, molestata dai colleghi, si rivolge al preside. Il preside: “Ma di che cosa si meraviglia? Tanto lei lo sa, di essere un po’ puttana…”.
Cronaca. Proteste informali qua e là nelle caserme della polizia stradale: per il secondo anno consecutivo gli agenti dovranno lavorare vestiti da inverno in piena estate. Sembra infatti che della divisa estiva non siano ancora disponibili i pantaloni, per cui di fatto venngono usati quelli (di lana pesante) della tenuta invernale.
Cronaca. Roma. Un giovane immigrato è morto mentre lavorava in nero da uno sfasciacarrozze in via della Pisana. Il ragazzo stava lavorando sotto un camion per smontarlo quando improvvisamente ha ceduto il montacarichi che l’ha schiacciato.
Cronaca. Como. Vertenza sindacale alla Bennet, una catena di grandi magazzini con una trentina di sedi in Lombardia. Il sindacato richiede per le commesse il diritto di potersi sedere almeno un paio di volte durante il giorno. Attualmente è vietato.
Cronaca. Roma. Denunciata (violazione di domicilio e altro) per aver tentato di scavalcare il cancello di casa del ragazzo di cui era, non corrisposta, perdutamente innamorata.
Riepilogo V
Non ha importanza quello che son stato,
povero prete o papa.
Un giorno, mentre pregavo davanti all’altare,
ho alzato lo sguardo al crocefisso
e guardando gli occhi grandi nel viso sgradito
ho pensato
che forse Cristo è morto anche di fame.
Allora sono uscito dalla chiesa,
perchè dentro la chiesa non c’è fame.
Ora, qui nella gloria,
non vedo più che luce.
Ma questo paradiso dei teologi
non è che un’altra chiesa, un altro esilio
per me – laggiù, c’è ancora fame.
Catania. Beni per diversi miliardi di lire sono stati sequestrati dai carabinieri, in applicazione della legge antimafia, a Francesco Filloramo, cognato del boss Benedetto Santapaola, accusato di riciclare proventi di estorsione mafiosa.
Fra i beni sequestrati c’è una villa a Sant’Agata li Battiati, a poca distanza dall’antica redazione dei Siciliani. Questa villa – secondo il racconto del pentito Maurizio Avola – nel gennaio 1984 venne usata come base logistica dai mafiosi che organizzarono l’assassinio del direttore dei Siciliani. Lì sarebbe andato il nipote di Santapaola, Aldo Ercolano, in cerca di munizioni più adatte alla bisogna. Lì si sarebbe fermata “la squadra” a farsi un panino in attesa che Pippo Fava lasciasse la sede dei “Siciliani”. (r.o., p.f.)