Il 24 Agosto 2006 arriva il primo sfratto, rinviato. Il Comune promette di riprendere il pagamento o di acquistare l’intero edificio. L’8 Marzo si riuniscono per la prima volta le mamme, il 15 Marzo si uniscono a loro gli insegnanti e il personale ATA. Il 4 Aprile 2007 è nuovamente sfratto. Lo sfratto è nuovamente rinviato al 14 Luglio. Il 23 Aprile Maimone dichiara che la scuola Andrea Doria non verrà mai chiusa. Il 22 Maggio l’assessore dichiara lo spostamento dei 240 alunni della Doria nell’istituto Livio Tempesta. Il 29 si forma il comitato civico a sostegno della Doria. Il 30 Maggio le madri occupano la Doria e chiedono la requisizione del plesso per i prossimi quattro anni in vista di una nuova scuola nel quartiere San Cristoforo. L’articolo 626 della nuova finanziaria 2007 concede milioni di euro dai fondi Inail per la messa in sicurezza delle scuole: il plesso Doria di via Cordai potrebbe essere comprato dal Comune, e poi ristrutturato a spese dello Stato. Una circolare inviata nel Gennaio 2007 dall’assessore regionale alla pubblica istruzione on. Leanza, invita caldamente a rispettare: maggiore funzionalità organizzativa e didattica, mantenimento di un presidio nelle aree a rischio o particolarmente disagiate per contrastare la dispersione scolastica”. In parlamento viene avviata un’interrogazione parlamentare sul caso.
Il 9 Giugno la Giunta comunale delibera il rinnovo dell’affitto per altri due anni.