di Marcella Giammusso
“Al voto, al voto!”.
Ci risiamo, sono iniziate le campagne elettorali per l’elezione dell’Assemblea Regionale e del Presidente della Regione Siciliana e chi vedi nei grandissimi cartelloni pubblicitari? Sempre i soliti visi, i soliti nomi.
Non riesco proprio a capire con che faccia certi politici che da tanti anni hanno governato Catania e tutta la Sicilia (con che risultati si vede) si candidino oggi all’Assemblea Regionale o addirittura alla Presidenza.
Evidentemente hanno la convinzione che la gente avrà ancora fiducia in loro e li rieleggerà.
Ma quello che non capisco ancora di più è come la gente comune, la gente che lavora, la gente che è stata danneggiata, impoverita e schiavizzata da queste persone possa ancora pensare di votare coloro che hanno portato al dissesto economico la Sicilia.
È vero che i candidati promettono mari e monti, favori, illusioni, ma è anche vero che non viene mai mantenuto nulla di quello per cui si impegnano.
Allora cosa facciamo? Non andiamo a votare?
No, non è questa la soluzione giusta. Dobbiamo votare perché è un nostro diritto, perché votare è l’unico modo per potere cambiare la nostra vita e quella dei nostri figli.
Ma come facciamo a votare per le persone giuste? Non è difficile, basta rifletterci un po’.
Attraverso internet ad esempio si possono avere tutte le notizie sui vari personaggi: quello che hanno fatto per la popolazione, quello che non hanno fatto e sopratutto quello che avrebbero potuto fare con cariche importanti come ministri, viceministri e sottosegretari.
Quando andiamo a votare ricordiamoci di coloro che si sono arricchiti con i rimborsi dei partiti, di coloro che hanno sperperato milioni in consulenze inutili e di coloro che sono riusciti a far tornare indietro alla Comunità Europea milioni di euro perché non li hanno saputo spendere.
Informiamoci anche sul passato di ogni candidato, per capire se è in grado di governare onestamente oppure no. Se un candidato ha processi in atto o addirittura delle condanne per mafia, per corruzione, concussione o altri reati contro la pubblica amministrazione pensate che sia il caso di votarlo?
I danni contro la pubblica amministrazione ricadono sulla collettività e la collettività siamo tutti noi. Chi si appropria di beni comuni non è un furbo, ma uno che sta rubando a tutti noi.
Informiamoci e diamo il voto a persone che hanno lavorato, che hanno rispettato il popolo e le leggi. Che s’impegnano a creare lavoro, a migliorare la scuola e la cultura, a rispettare la natura, ad aiutare i precari, a cercare un futuro migliore per i nostri figli.