Piazze belle ma abbandonate
Flavia Anzalone e Marcella D’Amico
Il quartiere di San Cristoforo è pieno di piazze molto belle, ma abbandonate nonostante i tentativi di migliorarle da parte dei singoli cittadini. Piazza Don Bonomo è una piazza antistante l’oratorio dei Salesiani, comprendendo via Santa Maria delle Salette dovrebbe essere un’area pedonale, in realtà la piazza oggi è un parcheggio.
“L’area verde attrezzata di via de Lorenzo” nasce come area gioco per i bambini, inizialmente vi erano sedili, tavoli e giochi per i bambini, vi erano anche i pannelli solari. Accanto si trova una stalla abusiva che ospita cavalli per le corse clandestine. Successivamente l’area verde attrezzata è stata vandalizzata e hanno portato via tutto. Il parco oggi è in completo stato di abbandono ed è usato per lo spaccio della droga.
Vedendo le varie zone, la maggior parte sono lasciate all’incuria, cumuli di spazzatura ovunque. Ad esempio, piazza Don Pino Puglisi all’inizio era una discarica, poi venne bonificata e successivamente abbandonata al degrado e poi diventata piazza di spaccio.
Facendo una lunga passeggiata abbiamo visto delle scuole in uno stato igenico pessimo, dove si trova spazzatura nei cortili. Abbiamo visto che nella maggior parte delle piazze e anche nel parco giochi mancano alcuni pezzi di pavimento formando cosi dei buchi dove si accumula la spazzatura. In questo quartiere possiamo trovare molte case abbandonate o demolite a metà per lo più storiche,come ad esempio un capannone che si trova davanti alla piazza Don Pino Puglisi, dove lavora un falegname accompagnato da due ragazzi che lavorano in nero.
All’esterno della falegnameria si trova un cortile dove c’è un cavallo che non appartiene al falegname ma appartiene ad un suo conoscente, adesso in prigione. Del cavallo se ne occupa il nipote del conoscente. Le case dove vi abita la gente sono molto piccole e non sono dotate di tutto quello di cui si ha bisogno. Questo quartiere è in condizioni disastrose, però si può migliorare grazie a una maggiore forza di volontà dei cittadini e una maggiore cura dell’ ambiente in cui si vive.